Soltanto due mesi: il tempo per salvare il calcio professionistico a San Benedetto del Tronto è strettissimo se si dovesse percorrere l’iter del fallimento tecnico. Nelle ultime ore i creditori hanno depositato le prime istanze di fallimento presso il Tribunale di Ascoli Piceno. Di qui ci sarà il primo passo, quello dell’udienza in cui il giudice fallimentare convocherà Domenico Serafino. Al presidente della Samb verrà chiesto se è nelle possibilità di azzerare le pendenze reclamate dalle ditte creditrici (che dovranno essere tutte liquidate), diversamente si potrebbe passare alla dichiarazione di fallimento e alla nomina di un curatore che provvederà all’esercizio provvisorio. Nel frattempo si procederà alla valutazione della rosa e dei “beni” sportivi della Samb per poter fissare il prezzo del titolo sportivo prima che questo venga messo all’asta. Asta a cui si potranno presentare società con sede a San Benedetto del Tronto che, in caso di aggiudicazione del titolo, dovranno provvedere al pagamento dei debiti sportivi (stipendi a giocatori, staff tecnico e collaboratori) e agli obblighi di Lega per l’iscrizione al prossimo campionato di Serie C, da completare entro il 10 giugno. Due mesi esatti a partire da oggi: tempi davvero strettissimi.