di Alessio Perotti
Atteggiandoci a sommelier, etichettiamo il 2018 come un’altra soddisfacente annata del “vino” rossoblù dispensato dal “viticoltore” Franco Fedeli, il cui operato, viste le ricorrenti defezioni societarie in serie C (recenti quelle di Pro Piacenza e Matera), va decisamente apprezzato. Spartiacque dell’anno solare è stato indubbiamente l’elettrizzante quarto di finale dei play-off, perso nel doppio confronto con il Cosenza, poi promosso in B. Prima era andato in scena il miglior campionato di C dopo la promozione con Sonetti del 1981, culminato con il terzo posto e con una cadetteria mai così vicina (contro i “lupi” calabresi la Samb sarebbe passata a parità di risultati e poi avrebbe avuto un cammino abbordabilissimo). Poi è arrivata la grande rimonta diretta da Giorgio Roselli, dopo un’allucinante partenza ad handicap, con la più lunga striscia positiva (9 turni tuttora in corso) dal ritorno in C, visto che nel 2016 e 2017 ci si era fermati sempre a 7 rispettivamente con Palladini e Capuano. Non sono mancati periodi “elettrici” in un 2018 iniziato con le scintille di un calciomercato di Gennaio, pomo della discordia tra proprietà da una parte e direttore sportivo (Panfili) e allenatore (Capuano) dall’altra e proseguito con la diatriba Fedeli-Capuano nonostante il buon rendimento di una squadra costantemente nelle prime posizioni della classifica alle spalle di un irraggiungibile Padova. Inevitabile anche se onestamente troppo a ridosso dei play-off la rimozione del comunque meritevole Eziolino con il ripristino di Moriero. Dall’estasi del Riviera contro il Piacenza e dalla successiva delusione degli 11000 fans contro il Cosenza si è passati ad un’estate e ad un inizio di campionato decisamente sottotono con una politica dei giovani sbandierata ma almeno finora inefficace. Fino a giungere ad un nuovo passaggio decisivo: quello della “rivoluzione d’Ottobre” con la triplice rimozione di tecnico (Magi), direttore generale (Gianni) e direttore sportivo (Lamazza) sostituiti rispettivamente da Roselli, Palma (già segretario generale) e Fusco, nonché il dileguamento dell’amministratore delegato Andrea Fedeli. E’ così iniziato un altro campionato, che sotto la sapiente regia di mister Roselli ha visto la Samb risalire posizioni in classifica fino a giungere alle soglie della zona play-off con un coriaceo 3-5-2, da definire come il modulo tattico del 2018. Per dirla alla Jack Kerouac, ora Rapisarda e compagni sono più che mai “on the road”: con il recupero degli infortunati e gli attesi acquisti in sede di mercato (dopo quelli di Celjak e Caccetta) si spera che possano esserlo ancor più nel 2019, quando si dovranno anche sciogliere i dilemmi societari di patron Fedeli, che in caso di auspicata conferma taglierebbe il nastro del lustro al timone rossoblù.