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Abbassare i toni e venirsi incontro (per davvero) per il bene della Samb e di San Benedetto

Iniziamo con una cosa: la solidarietà al sindaco Antonio Spazzafumo, perché le critiche e le divergenze non dovrebbero mai superare certi limiti, anche in un ambiente focoso e appassionato come quello calcistico. Danno un senso di incompiutezza – e anche di delusione – le 24 ore che hanno seguito la partecipatissima ed emozionante presentazione della Samb per la stagione 2024/25. Sembra incredibile che questo accada a margine di un evento come quello di piazza Giorgini, cartina tornasole di un entusiasmo dilagante attorno alla squadra rossoblù, col record di abbonamenti che potrebbe essere superato per il secondo anno consecutivo.

Eppure, da qualsiasi parte la si guardi, non può che preoccupare il clima di guerra fredda che si è instaurato tra la società del presidente Vittorio Massi e l’amministrazione comunale rappresentata dal sindaco Spazzafumo. Gli eventi delle ultime ore hanno fatto deflagrare la situazione, col post del primo cittadino a cui la Samb ha risposto a stretto giro. Lungaggini e inciampi sulla gestione dello stadio Riviera delle Palme e sui progetti per lo stesso impianto e il Ciarrocchi possono aver fatto storcere il naso (per usare un eufemismo) alla società rossoblù, ma un clima come quello che si respira in queste ore tutto può fare tranne che essere d’aiuto nel ricomporre i tasselli di un puzzle che manco un Ravensburger da 10.000 pezzi.

Viene da chiedersi, in questa situazione, come stia andando avanti il lavoro del direttore generale Roberto Ricci, che tra gli obiettivi principali ha quello di rapportarsi con l’ente pubblico. Se tra i ruoli del d.g. c’è quello di mitigare il dialogo tra società e Comune, le cose non sembrano andare nel verso giusto finora. Eppure, vogliamo essere ottimisti perché in questo momento storico la Samb si trova ad avere una società solida, legata alla piazza e all’imprenditoria locale (come testimoniano le decine e decine di sponsor) e possono esserci tutte le condizioni per ridare lustro ad una storia troppo spesso schiaffeggiata negli ultimi decenni.

La stagione calcistica deve ancora iniziare e, se è vero come è vero che la Samb è sempre stata molto di più che la semplice squadra di calcio di San Benedetto del Tronto, c’è ancora tutto il tempo per provare a ricucire uno strappo che rischia di farsi troppo grande in un frangente che invece richiederebbe, finalmente, un po’ di unità. Per farlo, però, serve lo sforzo – vero – da parte di tutte le parti in causa, a maggior ragione se si tiene presente che parliamo di persone sambenedettesi “purosangue” come Massi e Spazzafumo, che sicuramente hanno come obiettivo quello di far progredire la Samb e la città.

Daniele Bollettini

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