VICENZA-SAMB
MARCATORI: 40’pt Giacomelli.
VICENZA (4-3-1-2): Grandi; Andreoni, Pasini, Bizzotto, Solerio (26’st Bonetto); Bianchi, De Falco (23’st Laurenti), Salvi (36’st Gashi); Curcio (36’st Zonta); Arma, Giacomelli. A disp. Albertazzi, Razzitti, Tronco, Zarpelloni, Rover, Maistrello, Mantovani, Rossi. All. Colella.
SAMB (3-5-2): Pegorin; Zaffagnini, Biondi, Di Pasquale; Rapisarda (35’st Di Massimo), Rocchi (6’st Ilari), Signori, Gelonese, Cecchini; Calderini, Stanco. A disp. Rinaldi, Miceli, Kernezo, Demofonti, Islamaj, De Paoli, Minnozzi, Panaioli, Gemignani. All. Roselli.
ARBITRO: Vigile di Cosenza (Trinchieri-Pacifico).
ESPULSI:
AMMONITI: 35’pt Rapisarda, 9’st Ilari, 24’st Pasini.
ANGOLI: 3-5.
RECUPERI: 0’-3’.
NOTE: Cielo coperto, temperatura fredda ma gradevole. Terreno di gioco in buone condizioni. Vicenza in completo biancorosso, Samb in tenuta verde. Spettatori: 8.686 di cui 15 ospiti.
Si interrompe la striscia positiva della Samb che cade a Vicenza, senza tuttavia sfigurare. I rossoblù capitolano sull’unica sbavatura difensiva commessa, ma nella ripresa schiacciano i padroni di casa che dimostrano sì di saper soffrire, ma di non poter reagire. Più di Roselli, Colella aveva parlato di una partita a scacchi. Nessuno dei due tecnici varia rispetto all’ultimo turno nei moduli, qualcosa negli uomini. Pegorin è l’unico cambio vista la forzata assenza di Sala. Al contrario dell’arrembante partenza del Riviera contro il Pordenone, la Samb tiene bassi i ritmi e lascia il gioco nelle mani del Lane, che però non riesce a sfondare nel primo quarto d’ora. Allora gli ospiti iniziano a prendere coraggio sfruttando, in due occasioni, l’ampiezza del campo lasciando lavorare le catene di Rapisarda- Rocchi e Cecchini-Signori. Al 23’ Rocchi commette fallo su Giacomelli, poco distante dal limite dell’area. Lo stesso numero 10 si incarica della battuta sfiorando l’incrocio e il vantaggio. A cinque minuti dalla fine del primo tempo è Giacomelli, tarantolato, ad approfittare dell’unica pecca difensiva rossoblù commessa nella prima frazione. L’attaccante supera con un lob Biondi e Zaffagnini e si ritrova a tu per tu con Pegorin. L’estremo prova ad opporsi, ma Giacomelli è chirurgico e lo batte con un rasoterra sul palo lungo. La Samb tuttavia non si sfalda e prova a reagire, tanto che negli immediati minuti successivi allo svantaggio trova due calci d’angolo. Sullo sviluppo del secondo è Cecchini a provare la conclusione al volo dal limite dell’area spedendo tuttavia il pallone altissimo sopra la traversa. La prima frazione va in ghiaccio con il vantaggio dei padroni di casa. Avvio di ripresa ordinato della Samb, ma il Vicenza aumenta la pressione dalle parti di Pegorin cercando la via per chiudere la contesa. Roselli si sbraccia in panca: c’è troppa imprecisione in fase offensiva e confusione in ripiegamento. Nonostante questo il decantato strapotere del Vicenza stenta ad emergere. Anzi… Al 20’ i rossoblù prendono metri e sfiorano un clamoroso pari con Calderini, imbeccato bene da Ilari su una contestata palla salvata da Stanco sulla linea di fondo. In ribattuta c’è Rapisarda, ma il direttore di gara ferma tutto per offside. Il Vicenza ora si affida alle giocate dei singoli, cercando di far prevalere la propria superiorità tecnica. Roselli allora cambia: la Samb passa al 3-4-3 con Rapisarda a fare l’esterno offensivo. Clamoroso al 32’, gli ospiti gettano alle ortiche una occasione d’oro per il pari. Batti e ribatti in area con Signori che prova la conclusione, respinta Grandi. Palla tenuta viva da Calderini che poco distante dalla porta, ma in posizione impossibile, esalta ancora il portiere. La sfera arriva poi sui piedi di Ilari che spara via altissimo. La Samb è padrona del campo, per sublimare il dominio manca solo il gol, ma il tempo scorre inesorabile. Al triplice fischio restano tanti rimpianti per i rossoblù che ci provano fino alla fine, ma che stavolta, più che per confusione o errori, possono prendersela proprio con la fortuna che mai ha sorriso a Stanco e compagni. Resta comunque il grande impegno messo in campo, al Menti, contro una squadra forte, attrezzata e supportata da un pubblico straordinario.