VICENZA-SAMB: LA CRONACA DEL MATCH
ROSELLI: «LA SCONFITTA PIU’ INGIUSTA DA QUANDO ALLENO»
FEDELI: «LA PARTITA? NON L’HO VISTA»
Non aveva mai vinto la Samb a Vicenza e anche stavolta questo tabù ha trovato conferma. D’altronde nella scorsa stagione disco rosso era arrivato per i rossoblù sia al Menti (debacle nel finale con la doppietta di Comi, che ribaltò il gol di Esposito), sia a Bassano contro gli attuali presidente ed allenatore biancorossi (oltre a buona parte dei calciatori), rispettivamente Rosso e Colella. Il dente avvelenato veneto dopo l’inatteso stop imolese ha, come da pronostico, prevalso sulla comunque valida formazione di Roselli, ex di turno da calciatore, a secco dopo la mini-striscia positiva durata tre giornate. Dopo Ravenna questo è il secondo boccone amaro ingerito dal tecnico subentrato a Magi, ancora una volta alle prese con una palese ristrettezza della rosa e quindi di opzioni alternative nella ripresa, che attualmente è il problema cronico di questa squadra. Con la risibile scusa dello scarso pubblico presente al Riviera, smentita dal fatto che la Samb è comunque nella top five degli incassi del girone nonostante la penosa posizione in classifica (la capolista Fermana una settimana fa contro il Teramo ha registrato appena 1500 spettatori totali, compresi i 200 ospiti), patron Fedeli ha detto per ora no agli svincolati, tra cui invece ci sarebbero giocatori in grado di offrire un buon contributo al bravo Roselli e ai suoi. L’altra scusante è la scarsa condizione di cui godrebbero questi elementi, come se quelli che arriverebbero (forse) a gennaio non fossero calciatori altrettanto poco impiegati nella prima fase di campionato. Alibi che non reggono e che lasciano mister Roselli e la sua rosa più che risicata in condizioni precarie, da cui nonostante l’innegabile crescita sarà molto difficile venir fuori in tempi brevi, visti gli altri squadroni all’orizzonte (doppio impegno casalingo contro Feralpisalò e Triestina). Non resta che affidarsi a quella che lo storico trainer del Liverpool, Bill Shankly, definiva “Triplice Alleanza”: ovvero la ferrea sintonia da stringere tra allenatore, calciatori e tifosi, a dispetto di una società purtroppo latitante.
Alessio Perotti