I presidenti smentiscono i “bene informati” in merito alle ultime trattative con un secco e duro comunicato stampa. Ma che si nasconde dietro il prolungato mutismo di tutti i tesserati rossoblù?…
LO STATO DEI “FATTI” – La Samb di Bucci e Moneti è in vendita, anzi no. Quanto reso pubblico, forse complice il silenzio stampa prolungato, è frutto di una totalità di voci perché i presidenti, di trattative, non parlano. Si vocifera di un Bucci contrariato e in rottura la città e squadra. Al contrario, invece, Moneti ha reso noto che il progetto programmato dai due presidenti è lungimirante. C’è bisogno, allora, di un socio per essere sicuri e costruire una Samb veramente vincente. Questo socio potrebbe essere Domenico Capitani, patron della Sassari Torres. Più volte il suo nome è stato accostato a quello della Samb. Poi ci sarebbe (condizionale d'obbligo) una cordata campana, di cui si conosce poco, contattata da Moneti. Infine, negli ultimi giorni, sarebbe stata battura anche la pista che porta a Mauro Canil: l’attuale patron del Matelica è stato contattato, pare, da un emissario di Moneti, ma si è detto preoccupato dal fatto di doversi far carico di una responsabilità non indifferente. Nomi, voci e "chiacchiere da bar" che proprio i presidenti hanno messo al bando ritenendo il tutto destabilizzante e fuorviante.
UN FONDO DI VERITÀ – Bucci ha lamentato, in più di una occasione, l’assenza delle istituzioni senza le quali non si può costruire un dialogo per la crescita e lo sviluppo delle infrastrutture del club. Non solo. Altre cause, seppur minori, possono essere riscontrate nella pressione eccessiva della tifoseria, nei rapporti difficili con la stampa locale e, infine, con l’Associazione Noi Samb che avrebbe tagliato i ponti con la dirigenza apparentemente senza motivo.
IL COMUNICATO – “In merito alle notizie riportate nei giorni scorsi riguardanti trattative avviate e/o in dirittura d'arrivo per la cessione delle quote societarie del club, la Sambenedettese smentisce categoricamente la loro attendibilità e veridicità”. Spiegano i presidenti, firmatari del comunicato, che la diffusione di queste notizie potrebbe ledere l’immagine del club, diffidando, i “bene informati” dal pubblicare notizie prive di fondamento. Il problema è che, pur riuscendo a tutelare la squadra dall’esposizione mediatica, questo silenzio stampa potrebbe verosimilmente portare gli effetti opposti rispetto i risultati che doveva ottenere. E' palese che la tensione sia forte in casa rossoblu e i rapporti, così, potrebbero soltanto rischiare un ulteriore deterioramento.
Domenico Del Zompo