Il match perso nell’ultimo turno contro il Vicenza lascia strascichi di un certo rilievo. Dubbi che si amplificano sia sul gioco, che spesso deficita, sia sugli interpreti. Stavolta, i cambi, che tanto hanno aiutato la Samb nell’avvio di campionato, hanno sortito l’effetto opposto. L’ingresso in campo di Sorrentino, Di Cecco, Bacinovic, Damonte e Valente ha tolto alla Samb la lucidità mostrata nella prima frazione. Andrea Fedeli legge le scelte del mister con gli occhi del tifoso:
«Dovevamo portare a casa la partita e credo che l’ingresso in campo di Damonte, Di Cecco e Bacinovic fosse funzionale a quello. Purtroppo si è visto che dopo questi cambi abbiamo smesso di giocare. Ci tengo a precisare che non entro mai nelle scelte dell’allenatore perché è lui che mette il “sedere” sulla panchina e se sbaglia è lui a pagare. Ieri, probabilmente, con tanti giocatori di categoria superiore nel Vicenza ha voluto tenere in campo anche Tomi. Lo dico da tifoso: mi piacerebbe vedere Ceka in campo. Stiamo parlando di un nazionale che in una partita, seppur giocata a ritmi non elevatissimi in Coppa contro il Gubbio, ha ben figurato. Credo, tuttavia, che Moriero preferisse un giocatore di maggior esperienza ad uno più giovane».
Altro capitolo è quello dell’attacco. Con Miracoli out, Moriero, ha voluto dare spazio e fiducia ad Alessio Di Massimo che ha ben figurato insieme ai colleghi Esposito (alla prima marcatura con la Samb) e Troianiello. Sorrentino, al contrario, è sembrato quasi estraniato dal gioco. Abulico, a tratti. Ecco il Fedeli-pensiero:
«Di Massimo, in quel ruolo, l’abbiamo già visto contro il Padova per un bel pezzo di gara e contro il Gubbio in Coppa. Chi lo conosce bene sa che nasce seconda punta e non esterno. Infatti ieri ha fatto molto bene e con Esposito e Troianiello ha messo in seria difficoltà la difesa del Vicenza. Questo lo dico esclusivamente da tifoso: sarebbe bello vederlo anche in un 4-4-2 in coppia con Miracoli. Sorrentino? Non so che pensare. Mi dispiace per lui ma dico quello che vedo: con la testa mi sembra lontano da San Benedetto, non coinvolto. Non so che gli sia successo e dopo il rinnovo in estate forse pensava di poter essere impiegato maggiormente. Il fatto che Miracoli abbia un buon rendimento lo relega in panchina e capisco che lui soffra per questo. Forse vedere Di Massimo in campo dal primo minuto lo ha messo in una situazione tale che al momento del suo ingresso in campo è sembrato quasi avulso dal gioco. Io, fossi in lui, vorrei concentrare i miei sforzi per cercare di far cambiare idea all’allenatore dimostrando di voler competere».
Domenico Del Zompo