SAMB, ESONERATO (ANCORA) MISTER LAURO
ATLETICO ASCOLI-SAMB 2-1, LA CRONACA
Che la sfida con l’Atletico Ascoli non valga nulla di più che tre punti lo hanno dimostrato i tifosi della Samb, che hanno disertato la trasferta (evitando così anche scomode situazioni in un settore ospiti che era, grazie a scelte forse rivedibili in sede di prevendita, pieno di supporter ascolani). La delusione e la rabbia con cui si esce dal Bartolini sono figlie soprattutto di un’involuzione totale da parte di una squadra che non è neanche lontana parente di quella che ha lottato con merito per la vetta nel girone d’andata.
Involuzione sul piano del gioco, completamente inesistente ad Ascoli, senza produrre la benché minima occasione ad eccezione del colpo di testa di Tomassini, arrivato al termine di un’azione nata più per un errore avversario che per meriti propri in fase di palleggio. Involuzione sul piano atletico, con una squadra letteralmente ferma da diverse settimane, aspetto che si può notare con ancor più evidenza analizzando le prestazioni di giocatori cardine come Arrigoni. Involuzione sul piano caratteriale, perché di fronte alla prima difficoltà gli undici giocatori in maglia rossoblù diventano si tramutano improvvisamente in undici agnellini in mezzo al campo, pronti per essere sacrificati di fronte all’avversario di turno, che si chiami Campobasso, L’Aquila o Atletico Ascoli non fa nessuna differenza.
E di tutti questi aspetti non si può non imputare pesanti responsabilità alla sfera tecnica; tra l’altro, mister Maurizio Lauro si è trattenuto con la squadra per diversi minuti all’interno degli spogliatoi, ma poi a metterci la faccia davanti alle telecamere è stato Andrea Arrigoni… Ma la sfera tecnica non è soltanto rappresentata dall’allenatore, come si è ben capito in questo drammatico girone di ritorno dove c’è stata anche la breve (ed altrettanto negativa) esperienza con Marco Alessandrini.
Sette giorni fa Vittorio Massi, dopo la sconfitta col Campobasso, era andato sotto la Curva Nord per chiedere scusa alla tifoseria; a rendere conto al presidente, però, probabilmente deve essere anche qualche dirigente, specie per le scelte che sono state fatte nel corso della stagione.
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