L’Atletico Centobuchi prima dello stop del campionato di Promozione Girone B per il coronavirus era impegnato nella ricerca della salvezza. Il tecnico della formazione biancoceleste Roberto Ricciotti, in una intervista apparsa sulla pagina facebook della società, spiega come sta affrontando questo periodo di stop forzato: «Con lo staff ed i ragazzi ci sentiamo giornalmente grazie alla tecnologia. Si discute, si sdrammatizza e si cerca di mantenere il miglior status possibile di condizione atletica tramite programmi di allenamento che possono essere svolti tra le mura di casa. Concordi con la società ci siamo resi conto subito della gravità della situazione e fin dall’inizio della quarantena abbiamo impostato programmi che non necessitassero di uscire all’aperto, neanche per una breve e isolata corsa».
Ricciotti, poi, dà uno sguardo al futuro: «Che il ritorno alla normalità, non sia dietro l’angolo credo che possa essere un dato abbastanza prevedibile. La ripresa dei campionati è certamente l’ultimo dei pensieri nella mente di tutti noi. Personalmente credo che le società sportive debbano spingere le autorità calcistiche a lavorare non tanto per la ripresa dei campionati, ma per creare le condizioni affinché il movimento possa ripartire senza affanni dopo l’estate, o se necessario anche con tempi più lunghi. Eviterei toppe inutili, e lavorerei per una ripresa solida e consapevole delle difficoltà che avrà tutto il settore».