AURORA ALTO CASERTANO-SAMB 2-3, UNA VITTORIA PAZZA
ALFONSI: «VITTORIA SOFFERTA, I RAGAZZI HANNO DATO TUTTO»
Si è concluso con una vittoria rocambolesca il 2021 della Samb. Un anno che passerà alla storia come uno dei più negativi per la piazza sambenedettese, che pure nella sua storia recente è divenuta purtroppo avvezza a vicissitudini “particolari”. Tremendo, però, è quanto avvenuto in questo anno: il fallimento, le aste fallimentari, la mancata ammissione in Serie C, bandi comunali e tentativi di iscrizione andati a vuoto, infinite questioni amministrative, una stentatissima iscrizione in Serie D e poi le mille difficoltà di calcio giocato che hanno portato alla situazione attuale, con la società che dopo l’ennesimo reset tecnico (sintomo di grandi errori anche a livello dirigenziale) non sa ancora che pesci pigliare.
Una spirale negativa i cui eventi – qui riportati anche fin troppo sinteticamente – si sono susseguiti in soli dodici mesi. Incredibile, ma tremendamente vero per una piazza che a due passi dal centenario sembra vedersi sempre voltare le spalle dal dio Eupalla. Alla fine, in un contesto simile, può stupire fino ad un certo punto che sul campo dell’Aurora Alto Casertano, ultimissima in classifica con 0 vittorie all’attivo e la miseria di 3 gol segnati, la squadra rossoblù abbia rischiato per ben due volte di soccombere, pervenendo alla vittoria – la prima in trasferta di questo campionato – con una rimonta a tratti insperata.
Merito di un gruppo che, dopo l’ennesimo scossone, sembra dare finalmente segnali di ripresa (nonostante sia in assoluta carenza di organico); merito dei gol che iniziano ad arrivare dagli attaccanti (secondo centro consecutivo per Fall); merito di un Di Domenicantonio che sta aggiungendo quel tasso di qualità che è sempre mancato nel girone d’andata (assurdo tenerlo a fare la muffa in panchina, o utilizzarlo solo a partita in corso come spesso è stato fatto da Antonioli); e merito, ultimi ma non per importanza, di quei due in panchina che in pochi allenamenti hanno lavorato più sulla testa che sulla tattica, con un tocco di sambenedettesità che non può certo guastare. Grazie Sante, grazie Stefano. Loro, il “loro”, l’hanno fatto e l’hanno fatto alla grande. Buon Natale e buon 2022 a tutti.