AVEZZANO-SAMB 1-0
MARCATORI: 46’pt Cannavaro.
AVEZZANO (4-3-3): Cultraro; Ferrandino (’05), Sbardella, Bassini, Allessì (’05); Cannavaro (45’st Staiano), Mascella (’04), Selvaggio; Konate (48’st Quaranta), Barbetta (25’st Pozatzidis), Ferrari (’06). A disp. Esposito, Capitanio, Litteri, Gorobsov, Pensalfini, Baldari. All. Pagliarini.
SAMB (4-2-3-1): Orsini (’06); Zini (12’st Baldassi), Pezzola, Gennari, Orfano (’05) [21’st Bouah (’05)] ; Guadalupi (38’st D’Eramo), Lulli (41’st Paolini); Kerjota, Sbaffo, Chiatante (’05); Moretti (28’st Fabbrini). A disp. Grillo, Zoboletti, Toure, Tataranni. All. Palladini.
ARBITRO: Marco Menozzi di Treviso (Turra-Cattaneo).
AMMONITI: 27’pt Barbetta, 32’pt Orfano, 39’pt Sbardella, 41’pt Zini.
ANGOLI: 4-3.
FUORIGIOCO: 2-2.
RECUPERO: 1′-5′.
NOTE: Avezzano in maglia bianca e pantaloncini verdi. Samb in divisa rossoblù. Terreno di gioco in discrete condizioni. Cielo sereno con temperature intorno ai 10°. Spettatori presenti circa 700 (trasferta vietata ai residenti delle province di Ascoli, Fermo e Teramo).
La Samb cade nella “tana dei lupi”: i rossoblù escono sconfitti per 1-0 dal campo dell’Avezzano, andato in vantaggio nel finale del primo tempo grazie ad un gol da fuori area di Cannavaro e poi bravo a compattarsi dinnanzi ai timidi tentativi di rimonta di Gennari e compagni. La compagine rivierasca subisce la prima sconfitta esterna, la seconda in campionato (la prima arrivò nel match d’andata proprio con i marsicani) e interrompe la lunga striscia di risultati utili consecutivi.
AVEZZANO (AQ) – Mister Palladini, che recupera Zini e Lulli ma deve fare a meno dello squalificato Battista e degli infortunati Eusepi e Candellori, torna a schierare dall’inizio un 4-2-3-1 con alcune novità: davanti al giovane portiere Orsini, una linea difensiva che vede il rientrante Zini e l’under Orfano ai lati della coppia Pezzola-Gennari, una linea mediana inedita composta da Lulli e Guadalupi e, in avanti, un tridente con Kerjota, Sbaffo e Chiatante a sostegno della punta avanzata Moretti. L’Avezzano del tecnico Pagliarini, che ha ritrovato tutti i suoi effettivi ma deve rinunciare a Senese per squalifica, risponde con un 4-3-3 affidato alla qualità di Ferrari ed alla velocità di Konatè.
Il match prende il via con la Samb che si presenta dalle parti di Cultraro per ben tre volte nel giro di quindici minuti: prima con un tiro centrale di Kerjota, poi con un colpo di testa di Pezzola da calcio d’angolo e, infine, con una violenta stoccata dal limite di Guadalupi. Ma l’estremo marsicano risponde sempre presente. Dopo questa rapida sfuriata, i rossoblù si spengono e il match scivola via senza importanti emozioni degne di nota: l’Avezzano cerca di mettere la testa fuori dal guscio e, minuto dopo minuto, prende in mano il pallino del gioco. La Samb, dal canto suo, viene travolta dall’aggressività dei padroni di casa e, poco furbescamente, si lascia coinvolgere in questo tipo di trama: Orfano e Zini finiscono entrambi sul taccuino del direttore di gara, insieme ai biancoverdi Barbetta e Sbardella. Il finale molto spezzettato, però, riserva un’amara sorpresa: al 46’, dopo un bel contropiede condotto egregiamente da Konate e Ferrari, Cannavaro riceve palla ai 25 metri e, completamente indisturbato, lascia partire un tiro indirizzato all’angolino basso che non lascia scampo a Orsini.
La ripresa si apre con la Samb che non sfrutta una ghiotta occasione per raggiungere il pari: al 3’, Sbaffo scodella al centro dell’area, Moretti stacca di testa ma il suo colpo areo è impreciso. L’uscita dal campo per infortunio di Zini stravolge nuovamente le carte in tavola: Chiatante scala in difesa e il nuovo entrato Baldassi si posiziona in attacco. L’assetto resta lo stesso e, poco dopo il primo terzo di tempo, i rossoblù falliscono una grande chance con Sbaffo che, ben imbeccato da Kerjota al centro dell’area, non inquadra la porta con un tiro al volo da ottima posizione. L’Avezzano reagisce e, qualche minuto più tardi, si rende pericoloso con Konate: il tiro violento dell’attaccante marsicano viene respinto da Orsini col piede sinistro. Mister Palladini getta nella mischia Paolin, Bouah e si affida alla qualità di Fabbrini che, al 44’, rischia di far crollare il castello dei sogni erotto con destrezza dalla formazione abruzzese: il dieci rossoblù si invola sulla fascia sinistra, entra in area e, giunto all’interno dell’area piccola, tenta una conclusione non riuscendo però ad inquadrare lo specchio della porta. La contesa si chiude su una timida girata di Baldassi ben parata da Cultraro. La Samb interrompe la sua striscia di risultati utili consecutivi e, a fronte dei successi ottenuti da Teramo e Chieti, vede ridursi ad otto lunghezze il proprio vantaggio in classifica. Domenica prossima al Riviera arriva l’Isernia.