Bisogna fare in fretta per salvare la Samb


Passaggio societario, rapporti con la piazza (e soprattutto con i creditori) e calcio giocato. In queste frenetiche ore ci sono diverse situazioni che si stanno protraendo parallelamente in casa Samb. La prima, naturalmente, riguarda la trattativa che è in corso tra Domenico Serafino e Kim Dae Jung per la cessione di una parte delle quote (o tutte?) della Sudaires srl, società che detiene il controllo della Samb. Dagli avvocati non trapelano importanti novità dell’ultima ora, ma se l’intenzione è davvero quella di ridare stabilità ad una realtà allo sbando come lo è in questo momento la Samb l’imperativo è quello di FARE PRESTO. Presto perché i vari creditori stanno iniziando ad intraprendere delle azioni per sapere se e come verranno saldate posizioni che sono in sospeso ormai da mesi. E non si tratta, com’è noto, soltanto di giocatori e staff tecnico (per cui il mancato pagamento degli stipendi porterà ad una penalizzazione di almeno 5 punti). Diversi atleti, addirittura, rischiano di essere sfrattati dalle strutture che finora li hanno ospitati e che sono in attesa dei pagamenti di più mensilità da parte della Samb. In tutto questo sembra quasi impossibile pensare al calcio giocato, eppure la squadra guidata da Paolo Montero e Maxi Lopez (che anche a loro spese stanno organizzando la trasferta di Legnago) ci sta provando: l’obiettivo, sul piano tecnico, deve essere quello di incamerare più punti possibili per mettere al sicuro al categoria anche dopo le penalizzazioni. Nel frattempo, però, tutti glia attori (compresa l’amministrazione comunale) che possono recitare una parte nella vicenda societaria dovranno fare il massimo per capire quale possa essere il futuro della povera vecchia Samb. E bisognerà farlo in fretta, perché ogni giorno che passa rischia di essere un passo verso il baratro.

Daniele Bollettini

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