Si tratta di una lunghissima intervista, ve ne riportiamo uno stralcio per informare e far eco ad un addetto ai lavori del girone B, raggruppamento che vede impegnata pure la Samb e in cui, economicamente, le squadre più forti hanno avuto la capacità di investire molto sul mercato (Triestina, Monza, Ternana, Pordenone…).
Quello del Sudtirol è stato un mercato, specie quello di riparazione, piuttosto movimentato con sei innesti e cinque cessioni. Gli altoatesini viaggiano in alta classifica, forti dei 45 punti ottenuti sotto la guida di mister Zanetti. Al FCS Magazine, rivista ufficiale del club biancorosso, il DS Paolo Bravo, si lascia andare ad una lunga disamina del mercato con diversi sguardi “in casa sua”.
«Le società del nostro girone hanno speso tantissimo e fatto quasi tutte acquisti importanti. E con 7-8 di queste non possiamo competere economicamente sul mercato perché hanno un potere di spesa superiore al nostro. Almeno per ora. Ma non sono certo qui a lamentarmi, anzi apprezzo il fatto che la società abbia manifestato la volontà e l‘ambizione di incrementare ulteriormente il budget da destinare al mercato, nei prossimi anni. Ed in verità ha già iniziato a farlo in questa stagione. Le possibilità economiche che mi sono state messe a disposizione erano chiare al sottoscritto sin dall‘inizio. E mi andavano bene, perché erano congrue per allestire una buona squadra nel rispetto degli obiettivi condivisi e prefissati, ovvero quelli di raggiungere nuovamente i playoff per poi affrontarli con la stessa fame e la stessa spregiudicatezza della passata stagione. E la società è sempre stata chiara anche nel dire che sta lavorando ad un processo di crescita complessiva che nei prossimi anni possa permettere al Südtirol di poter competere con mezzi sempre più importanti a traguardi superiori. Mi piacerebbe che questo aspetto fosse valorizzato da tifosi e stampa e che non venissimo giudicati solo per i risultati maturati nell‘arco di una singola stagione, fermo restando che noi scendiamo e scenderemo sempre in campo con la voglia e la feroce determinazione di colmare sin da subito il gap con le squadre attualmente più attrezzate di noi. Dire o scrivere che non siamo ambiziosi è un controsenso: lo siamo ma dobbiamo anche essere realisti. Tutti. Non solo noi come società. La verità è che abbiamo un presente solido ed un futuro che fa scorgere prospettive importanti per fare il definitivo salto di qualità. C‘è da andarne orgogliosi. Tutti quanti assieme».