di Gian Marco Calvaresi
Si avvicina sempre più l’ora del debutto nei play off per la Samb, che dopo un campionato chiuso al terzo posto tornerà in campo tra una settimana per affrontare questo importantissimo appuntamento. Nell’attesa, grazie a Benedetto Marinangeli, rispolveriamo un precedente non troppo lontano e assai gradito ai tifosi rossoblù.
«Era la stagione 2001/02, e la Samb del presidente Gaucci, guidata da mister Nicolini, a nove giornate dal termine aveva soli tre punti di vantaggio sulla zona play out. Questa situazione portò all’esonero dell’allenatore, sostituito da Stefano Colantuono, che riuscì nell’impresa di guidare la squadra a nove vittorie consecutive, piazzandosi a fine campionato al quinto posto in classifica. La Samb dunque si presentò ai play off per cercare di salire in serie C1, sicuramente non da favorita, ma in semifinale superò nel doppio confronto il Rimini, grazie al gol vittoria di De Amicis dopo il pareggio ottenuto in casa. In finale i rossoblù affrontarono il Brescello battuto 3-1 nella bolgia del Riviera con le reti di Criniti, Filippi e Del Vecchio, dopo che Bizzarri aveva accorciato le distanze. Il ritorno, che si disputò nello stadio Tardini di Parma, rappresentò un vero e proprio esodo dei tifosi rossoblù, che si mobilitarono in circa in settemila. Ricordo che un custode dello stadio fu talmente stupito disse: “Una cose del genere capita solo quando vengono a giocare il Milan, l’Inter, la Juve e la Roma, siete incredibili”. La partita però fu soffertissima, perché la Samb si trovò sotto 1-0 con la marcatura del solito Bizzarri, e con un altro gol il Brescello si sarebbe qualificato. Personalmente non ho visto gli ultimi cinque minuti, passeggiavo nervosamente per la tribuna tanta era la tensione, ma al triplice fischio fu grande festa, ci fu un’invasione di campo e una gioia incontenibile. Il martedì o mercoledì seguente si tenne la degna conclusione di questa cavalcata, con circa undicimila persone ad assistere alla festa in piazza San Giovanni Battista».
Foto: www.martino.it
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