Una legittima rabbia è quella che attanaglia Ezio Capuano. Deriva, come spiega, dall’ultimo match giocato dai suoi:
«Ci portiamo ancora dietro le scorie di una decisione che più la vedo più impazzisco. Il signor Marchetti sarà sicuramente stato in buonafede commettendo quell’errore, ma non riesco a capire perchè i giocatori sono allenati per giocare e restare concentrati per 90-95 minuti mentre un direttore di gara no. Penso che se avessimo vinto ora saremmo secondi e a tre punti dal Pordenone».
Strascico non indifferente quello che si porta dietro anche per le contemporanee squalifiche di Di Massimo (espulso) e Bacinovic (già diffidato):
«Perdo contemporaneamente Esposito, che è alle prese con un attacco febbrile e Di Massimo che è squlificato, Aridità è infortunato e Bacinovic squalificato. Affrontiamo una squadra forte in uno scontro di alta classifica. Il modulo è l’ultimo dei problemi. Sicuramente nella lista dei venti convocati ci sarà anche Demofonti. Il problema di Miceli riguarda il setto nasale e dovrebbe giocare con una protezione. Per quanto mi riguarda o toglie la maschera o va a carnevale a fare Zorro. Nelle mie squadre si fa quello che dice Capuano, non quello che vogliono i giocatori. Sono autoritario perché chi è al comando deve esserlo. Stamattina mi sono reso conto che lui non vede a terra con la maschera e dovrà prendere una decisione: se se la sente di andare in campo senza, bene. Riguardo questo non c’è stato nessun acceso confronto con Miceli, anzi. È un giocatore che stimo molto. Bove regista? Per me non può fare il centrale davanti alla difesa, almeno per come intendo lo schermo. Non è ancora pronto per fare fase di schermo. Qualcosa dovrò fare per rinnovare la formazione ma non intendo dare un vantaggio alla squadra avversaria».