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Capuano: «Il ritiro? Non è stata una punizione»

Quello che ha contraddistinto questi ultimi giorni, in casa Samb, è stato il ritiro a Monteprandone. Capuano, come da sua abitudine, ha spiazzato un po’ tutti smentendo il diffuso credo che la squadra fosse stata portata nel paese di San Giacomo per punizione:

«Dopo la gara di Caserta io ero molto arrabbiato. Mentirei se dicessi che nello spogliatoio, nell’immediato dopo-partita, non ho fatto una sfuriata. Ma questo perchè ero arrabbiato dalle tante occasioni create e non finalizzate. Voglio dire: se avessimo vinto 6 a 1, con quell’infortunio in occasione del loro gol, non avremmo rubato niente. Invece dopo l’1 a 1 ci siamo spenti e siamo completamente calati. Ho letto di ritiro punitivo. La cosa non è assolutamente vera. Io sono qui da poco tempo e avevo bisogno di conoscere al meglio la rosa che ho a disposizione. Ho chiesto di riunire la squadra, la società mi ha accontentato. Per me è un momento importante per avere modo di conoscere meglio i giocatori. Ripeto, non è stata una punizione. Ho cercato di assemblare la squadra per poter dare una gioia al popolo di San Benedetto che ci seguirà in massa anche domani sera».

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