MONTERO: «DOBBIAMO SOLO LAVORARE»
È andato male il primo giorno di scuola di Serafino, come lui stesso l’ha ribattezzato ieri (sabato, ndr), da patron rossoblù in campionato. Una formazione senza capo né coda, incredibilmente statica e senza un minimo di coesione e di verve agonistica si è arresa al gruppo di ragazzini carpigiani, assemblato negli ultimi giorni. C’erano parecchie assenze sì e tre quarti di gara sono stati disputati in inferiorità numerica, ma al Cabassi è stata davvero rimediata una pessima figura (praticamente nessun tiro nello specchio della porta), da cui si dovranno trarre i giusti insegnamenti per incamminarsi col piede giusto nell’insidioso percorso della Serie C. Con la doppietta di Carletti (1 sola rete nello scorso campionato) si continua così a subire gol in trasferta nella gestione Montero, considerando che nella passata stagione solo a Ravenna nella regular season e a Padova nei play off è stata mantenuta la porta inviolata. Comunque siamo solo alla prima giornata, anche se certe avvisaglie non sono assolutamente da ignorare, e le vere potenzialità di questa Samb, con una rosa molto rinnovata, tanti giocatori indisponibili e un calciomercato tuttora aperto (uno o due centrocampisti in arrivo, Trillò e Panaioli sulla lista di partenza), si potranno stimare solo tra un paio di mesi. Quello che invece è da guardare con interesse è il lungimirante progetto allestito da patron Serafino, di cui ricordiamo i cardini, e che non va certamente dimenticato appena dopo una sconfitta: staff societario di primordine (spesso proprio da una società competente e ben organizzata nel tempo maturano i frutti migliori), per la prima volta nella sua storia la Samb avrà un suo quartier generale (il Samba Village), è stato rifatto con una tecnologia all’avanguardia il manto erboso del Riviera (inoltre nuovo look per gli spogliatoi e previsto anche il potenziamento dell’impianto di illuminazione), ricerca di un radicamento in città e nel territorio, che non si ricordava dagli anni 70-80, inserimento di figure altamente professionali anche nello staff del settore giovanile, che dovrà diventare il fiore all’occhiello del nuovo corso, contratti biennali e triennali a calciatori sui quali si intende puntare anche per il futuro (oltreché per lo staff tecnico). Ora quindi calma e gesso, non sfasciamo tutto dopo soli 90 minuti, anche se orribili e per certi versi preoccupanti: spesso grandi imprese nascono proprio da tonfi iniziali, che possono aiutare a raddrizzare subito la mira. Una programmazione di questo tipo la Samb non l’ha mai avuta; accompagniamola quindi, nonostante lo choc di questo pomeriggio, come e più di sempre, con fiducia e passione, permettendo a tutti di crescere e col dovuto tempo di diventare grandi protagonisti.