Dalla debacle di ieri sera alla gara di lunedì al Bonolis di Teramo. La Samb che si presenterà in Abruzzo sarà certamente diversa da quella arrendevole e molto sperimentale vista a Caserta. Al termine di una partita che del mantra del calcio può essere bandiera (“Chiudila prima che sia troppo tardi”) ci sono diverse cose da buttare. Ma non tutto. Che sfortuna per Fabio Pegorin: disoccupato per buona parte della gara si è fatto sorprendere da una lenta conclusione rasoterra di Alfageme che, rimbalzando sul terreno del Pinto, lo ha saltato esponendolo, suo malgrado, alla pubblica gogna. Il calcio può essere infame, anche per questo.
UN CENTRALE DA SCOPRIRE – Salta agli occhi l’esperimento che più di tutti ha fatto mugugnare i tifosi: Loris Damonte centrale di difesa. Un azzardo? Macchè… In un pacchetto arretrato totalmente nuovo il mediano di Savona ha saputo ricavarsi un mezzo ruolo da protagonista chiudendo bene in parecchie occasioni. Non è stato certo esente da colpe, ma quando gli schemi erano già saltati ed il centrocampo ha smesso di fare filtro per la difesa si è messa male.
IL GOL – Davide Di Pasquale ha realizzato il suo primo gol con la maglia della Samb. Per un giocatore che poco può contare sulla stazza fisica sgusciare di testa nella mischia, è tanta roba. Finchè fiato e muscoli gliel’hanno concesso è rimasto in campo. Seppur dimostrando qualche incertezza, figlia certamente del poco minutaggio nelle gambe, ha arginato bene gli avanti avversari.
GLI ESTERNI – Ceka e Rapisarda rientrano nella compilazione di default della formazione. Il terzino albanese non ha spinto molto, a differenza del collega dalla parte opposta, ma ha saputo calarsi bene nella costruzione delle azioni sulla fascia esterna del campo. Una sorpresa è stata l’inserimento di Mattia e lo spostamento di Rapisarda sulla mancina. L’ex Lumezzane sembra trovarsi a proprio agio col dover rientrare sul destro per tirare mentre il collega cresciuto nelle giovanili della Lazio ha fatto impazzire i marcatori con qualche ripartenza sorprendente. Specie se si considera che, da “quarto di centrocampo”, Mattia non lo si era mai visto.
MA QUALCUNO AVRÀ PURE PERSO… -In definitiva questa gara, qualcuno, l’avrà pure persa. Quello che più ha penalizzato il risultato è stato l’atteggiamento. La Samb non è stata capace di chiudere il match quando ne ha avuto l’occasione approfittando dei novanta minuti orribili della Casertana. Ritmi mantenuti sempre bassi, verticalizzazioni sporadiche ed imprecise hanno dato fiducia ai padroni di casa che, ai supplementari, hanno lasciato gli avversari al palo.