Il Presidente del Comitato Regionale Marche Paolo Cellini, ricandidatosi per il rinnovo del Consiglio Direttivo regionale fissato per il prossimo 9 gennaio, ha parlato attraverso le colonne del quotidiano laziale Gazzetta Regionale di quella che è la situazione del calcio marchigiano: “In Consiglio abbiamo un piano A, B o C in funzione di quelle che potevano essere le mozioni del quadro generale di riferimento: alla nostra previsione di ricominciare a metà febbraio, se le condizioni climatiche saranno quelle auspicabili, consegue il portare a termine le competizioni in maniera regolare con partite di andate a ritorno.
Quest’anno poi non ci sarà l’obbligo di comunicare a Roma la seconda classificata d’Eccellenza affinché venga organizzato il quadro degli spareggi nazionali né ci sarà l’interruzione delle attività per lo svolgimento del Torneo delle Regioni: aggiungendo a questi due fattori l’aver ridotto la composizione dei gironi, dovremmo riuscire a chiudere i campionati. Apprendiamo quotidianamente il comportamento della curva dei contagi, quindi si può pianificare poco in realtà.
Per questo la LND ha consigliato di prendere in considerazione, una volta chiusi i gironi di andata, di svolgere dei playoff e playout più allargati: cosa che in Veneto e Lombardia, dopo esser stata un’ipotesi iniziale, è diventata un modello”.
Per Cellini non si può ricominciare senza aver interpellato le società: “Sono in costante contatto con i club della mia Regione. A questo punto della stagione, se si dovesse riprendere, non sarà possibile farlo senza prima avere il loro consenso. Ovviamente ci sono diverse opinioni, ma molto democraticamente ogni realtà sarà chiamata ad esprimere la propria preferenza dopo gli investimenti effettuati”.