CIVITANOVESE-SAMB 1-2, LA CRONACA
«BRAVI A REAGIRE NEL MOMENTO DIFFICILE»
CIVITANOVESE-SAMB 1-2, LA GALLERIA FOTOTIFO
La cosa più bella di oggi? Vedere e sentire il pubblico rossoblù continuare a tifare, gioire, saltare e ballare a partita abbondantemente conclusa. Se lo merita proprio di trascorrere un Natale di festa un pubblico del genere, che oggi, come tante altre volte, ha fatto sentire la Samb in casa, occupando l’intera tribuna del Polisportivo di Civitanova. Se l’Inghilterra ha inventato il calcio, l’Argentina la passione per il calcio, a San Benedetto si è inventato il tifo che non conosce soste, fallimenti, cadute vertiginose e discese ardite. Che dicembre diverso rispetto a quello di un anno fa, quando ci si congedò con una sconfitta al Riviera contro la Vigor Senigallia (e Kerjota), raccogliendo solo 2 punti in 4 partite.
Stavolta, invece, Eusepi e compagni hanno fatto il pieno, cogliendo il sesto successo consecutivo. Impressionante il cammino dei rossoblù, che delle ultime 12 ne hanno vinte 10 (per il resto solo una battuta d’arresto, l’unica sconfitta del girone d’andata, in casa contro l’Avezzano e poi il pari di Chieti). Soffre, ansima, fatica, lotta questa Samb, squadra non spumeggiante ma vera e coriacea, venuta su ad immagine e somiglianza del suo allenatore. Come a Termoli anche oggi la sfida non si era messa benissimo, quando Franco, già pericoloso nel primo tempo quando aveva offerto a Bevilacqua una clamorosa palla-gol, aveva rimesso in equilibrio il match a soli dieci minuti dal termine. Ma questa Samb non molla mai e ci crede sempre ed ecco servito a stretto giro il tap-in di un Kerjota, ancor più quest’oggi sugli scudi, poi difeso a denti stretti e non senza patemi fino al termine. Era importante, prima della sosta e del mercato di gennaio, non dare adito alle avversarie di crederci maggiormente e gli uomini di Palladini hanno fatto il loro, anche se non desisteranno certo Aquila (quarta vittoria di fila) e Chieti (Amaolo lo sta già trasformando grazie anche ai nuovi innesti) dall’inseguire la Samb in un girone di ritorno, in cui i campionati spesso si trasformano.
Dopo una settimana, in cui si è parlato più di calciomercato che di calcio giocato, non poteva comunque congedarsi meglio da questo 2024 la formazione di casa nostra, caparbia nell’avere la meglio su una combattiva e mai doma Civitanovese con in panchina il tecnico della juniores Mercanti (a questo proposito bello lo striscione di ringraziamento innalzato dai tifosi locali verso l’appena esonerato mister sambenedettese Alfonsi). E a proposito di supporters, prima del match ha attraversato il centro di Civitanova il corteo della storica fratellanza tra le tifoserie civitanovese e sambenedettese, giungendo a braccetto al Polisportivo dove nel prepartita è stato esposto uno striscione, che ribadisce il sempiterno gemellaggio “Samb e Citanò per sempre” (peccato solo che sia stato scritto erroneamente Sanb), e sono risuonate le note anche di “Nuttate e lune”, all’insegna di una squisita ospitalità. Su un terreno estremamente gibboso invece, come previsto, è stata giustamente aspra e combattutissima la contesa, vista l’importanza della posta in palio prima della pausa per le festività.
Ed ora cosa chiediamo al 2025 rossoblù? Manco a dirlo il ritorno nel professionismo, che passerà subito per un mercato, da cui un paio di under dovranno arrivare (ma c’è anche quel “coniglio dal cilindro” ventilato in conferenza stampa da Massi) e poi per un avvio di ritorno (si riprende contro l’Atletico Ascoli proprio quel 5 gennaio, data dell’ultimo vero derby al Riviera nel 1986) tutt’altro che semplice, in cui la Samb dovrà subito riprendere questa marcia, per evitare l’avvicinamento delle rivali. Poi l’auspicio è che Massi (oggi arrivato in campo col patron civitanovese Profili e il presidente regionale Acquaroli) e il primo cittadino Spazzafumo prendano spunto dal titolo del film appena uscito di Siani e Pieraccioni “Io e te dobbiamo parlare”, per riallacciare un necessario dialogo e compattarsi per un definitivo rilancio all’unisono di San Benedetto e della Samb. Ma intanto godiamoci questo bel Natale ed auguri cari a tutti coloro, e sono tantissimi, che hanno la Samb nel cuore!
Alessio Perotti
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