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Come fossero Fano e Matelica. Il punto di Alessio Perotti

Dopo il calo di tensione che ha seguito l’exploit del Giovanni Paolo II, la Samb dovrà tenere alta la concentrazione contro Giulianova prima e Amiternina poi, per non incappare negli errori commessi da Matelica e Fano…

Ne aveva avuti anche in passato di cali di tensione, direi comunque naturali, l’indiscussa capolista dopo imperiosi raid esterni (vedi le sconfitte casalinghe dopo i successi di Pesaro e Fano o il pari con la Recanatese dopo il 2-0 di Jesi) e tanto e’ stato all’indomani della sbornia di Matelica. Il repentino vantaggio ha piu’ anestetizzato i rossoblu, che demoralizzato i biancocelesti, unici molisani ad uscire imbattuti dal Riviera dopo le sconfitte rimediate da Agnonese e Campobasso. Lo stesso risultato di Avezzano, che vedeva il Matelica soccombere, ha stemperato ancor piu’ gli ardori di Pezzotti e compagni, rientrati assopiti dopo l’intervallo al punto di subire il ritorno degli ospiti, che fuori casa al di la’ del prezioso nulla di fatto di Fano avevano raccolto pochino. Come sanno bene gli uomini di Palladini, che solo dopo l’1-1 hanno ritrovato i giusti stimoli, le motivazioni spesso sono in grado di ribaltare i meri valori tecnici e con capitan Panico in testa gli avversari avevano tanta rabbia in corpo per rispondere alla pesante contestazione rivolta loro dai tifosi, sfociata poi nel cambio di tecnico. Avvertimento questo che dovra’ servire ai rossoblu per ricominciare a battagliare palla su palla sin da domenica prossima, indipendentemente dal nome dell'avversario di turno. In primis per ribadire la loro attitudine a vincere sempre dopo un turno senza vittoria e poi per confermare quello che potrebbe diventare il record di andare sempre a segno. Infine, ma ovviamente non da ultimo, per centrare due successi nelle prossime due sfide con le ultime della classe (Giulianova ed Amiternina), inframezzate dalla sosta, che potrebbero archiviare di fatto questo campionato. Dovranno pero’ essere affrontate le due compagini giallorosse, in fondo alla classifica e gia’ liquidate all’andata, esattamente come fossero Fano e Matelica. Entrambe giocheranno alla morte per evitare la retrocessione diretta ed entrambe annoverano scalpi prestigiosi come quelli di Matelica e Recanatese. Tralaltro di testacoda finiti a sorpresa ne son piene le fosse, tanto per citarne un paio ricordiamo Prato-Samb 3-2 del 1973/74 e il famoso Roma-Lecce 2-3 del 1985/86. Quindi solo una Samb concentratissima e attenta ai minimi particolari, aspetto imprenscindibile per vincere i campionati, potra’ far suoi i due incontri. Al Rubens Fadini, dove Palladini tornera’ per la prima volta da ex, andra’ poi in scena anche la storica rivalita’ tra tifoserie, che conferirà sicuramente pepe al match e che ci auguriamo non sfoci in quelle intemperanze che lo scorso anno portarono alla squalifica di un turno per il Riviera. Chiudiamo con la nota lieta di Sorrentino, giunto alle soglie della doppia cifra. Il suo impiego si e’ rivelato la chiave di volta di questo torneo, perche’ sfruttare un validissimo under in un reparto inusuale come quello offensivo permette di schierare tutti over nella zona nevralgica del campo, come successe ad esempio con D’Angelo nel campionato d’Eccellenza vinto da Palladini nel 2009/10 o al Teramo di Cappellacci con il baby Petrella nella trionfale stagione di D 2011/12. A questo punto Sorrentino, che ha ulteriori margini di crescita, e’ oltretutto divenuto un capitale significativo per la societa’ e un tesoretto da valorizzare nel prossimo futuro.

Alessio Perotti

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