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Comitato “L’Eccellenza Deve Ripartire”: in 500 scrivono ai vertici del calcio


Il Comitato “L’Eccellenza Deve Ripartire” ha raccolto oltre 500 firme di rappresentanti e lavoratori di ogni categoria e ha inviato una lettera ai vertici del calcio italiano in attesa del Consiglio Federale di domani. “Pronti a ripartire, non siamo disposti ad accettare altri “tradimenti”, con queste parole inizia la missiva. Tutte le istituzioni, fi ma anche Associazione italiana calciatori e Associazione italiana allenatori  hanno il dovere di tutelare il movimento e garantire la immediata ripresa delle attività nel rispetto del protocollo sanitario già previsto per la serie D”.

“Siete chiamati a prendere una decisione definitiva per la ripresa o per la fine di questa stagione dei campionati di Eccellenza ma che per noi, calciatori, allenatori, addetti ai lavori, dirigenti, presidenti, rappresentanti e appassionati del mondo del calcio dilettantistico vale molto di più perché coinvolge le nostre vite, il nostro lavoro e la nostra dignità. Nei giorni scorsi, con il riconoscimento dei campionati di Eccellenza come d’interesse nazionale, si è riaccesa, inevitabilmente, la speranza di una ripresa, che sappiamo dovrà avvenire in piena sicurezza e secondo i protocolli vigenti in materia sanitaria e per la prevenzione al Covid. Attraverso un confronto quotidiano sulle problematiche e le possibili modalità di ripresa, abbiamo stilato un documento che vorremmo illustrare agli organi preposti per arrivare al più presto ad una risoluzione della questione, che ci auguriamo, possa protendere verso la continuazione della stagione in corso”.

“L’Eccellenza – proseguono i rappresentanti del Comitato – deve ripartire innanzitutto perché è un settore che dà lavoro a migliaia di persone: calciatori, allenatori, istruttori, tecnici, magazzinieri, addetti alla manutenzione delle strutture sportive, addetti alla comunicazione. I ristori, bloccati al mese di dicembre, non sono sufficienti, ed in questo momento sono fondamentali finchè non si tornerà alle attività sportive. I campi di calcio, in questo caso di Eccellenza, non sono di certo più pericolosi di campi di altre serie e soprattutto di altre situazioni quotidiane, dove il controllo sugli assembramenti è quasi inesistente”.


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