Caro Francesco,
rieccoci dunque, nuovamente arruolabile nella truppa di Maurizio Lauro, dopo aver scontato una pesante, ma del tutto evitabile, squalifica di tre turni, che non ha fatto altro che prolungare di fatto la tua inattività di un’annata per te finora da dimenticare. E sì perché non si può nemmeno considerare quell’oretta in cui comunque il mister ti aveva dato fiducia tra Sora e Tivoli, appena messo piede nel gruppo rossoblù. Fiducia purtroppo da te mal ripagata, da Zidane magari cerca di apprendere qualcosa di più edificante di quello sconsiderato gesto…
Una falsa partenza quindi della tua avventura con la Samb, per la quale ti ha fortemente voluto un direttore sportivo come Stefano De Angelis, che ben ti conosce e che già dalla scorsa estate ti aveva messo nel mirino; uno smacco anche al presidente Vittorio Massi, che ha già puntato su di te anche per la prossima stagione. Acqua passata comunque non macina più, inutile ora piangere sul latte versato, anche perché la tua squadra nelle tre partite, in cui ti sei aggiunto agli spettatori, ha fatto bottino pieno, quindi, si può dire che il danno è stato parecchio limitato. Hai capito subito, tornando da Tivoli, la sciocchezza commessa ad un’età in cui dovresti essere d’esempio per chi è più giovane di te e per i tanti bambini, che quest’anno seguono la Samb, e quindi non servono ulteriori predicozzi.
Tiriamo una riga Francesco e come canta Pappalardo “Ricominciamo!”. Dal tuo curriculum tra Notaresco e proprio quel Campobasso, che presumibilmente sarà il maggiore antagonista per la promozione, si vede a chiare lettere che in questa categoria puoi fare la differenza, anche per numero di gol realizzati, e quindi il tuo contributo potrebbe essere determinante nelle ultime 12 finali che ci aspettano. E nei due spezzoni da te disputati la tua qualità si è già intravista, ma ora il tuo maggiore pregio sarà quello di metterti a disposizione del tecnico e dei tuoi compagni, dando loro una mano, quando ti sarà richiesto con umiltà e senza avanzare pretese.
Purtroppo, i tuoi problemi fisici ti hanno frenato proprio quando stavi diventando un calciatore di spessore anche in Serie C, mettendo addirittura a repentaglio il prosieguo della tua carriera, ma ora a San Benedetto un calciatore vero hai la fortuna di poter tornare ad esserlo. Quindi, coraggio e convinzione nei tuoi significativi mezzi, perché anche quello stesso pubblico, che giustamente ti ha condannato, se vedrà da parte tua il giusto atteggiamento, saprà rivalutarti e riabbracciarti.
Alessio Perotti
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