Non accennano a scemare le polemiche sull’introduzione delle seconde squadre nella terza categoria del calcio professionistico italiano. Il Bel Paese vuole uniformarsi a tanti campionati europei, dove questa idea è già realtà. La questione però viene affrontata a mezzo stampa dagli organi sportivi. Alla proposta di Malagò rispose, un paio di settimane fa, Gravina. Nei giorni scorsi, sulla rivista Undici, è apparsa una intervista del subcommissario della FIGC Costacurta che, tra tanti argomenti, ha parlato anche di “Squadre B”. Costole, cioè, delle Big di Serie A che disputeranno regolarmente il campionato di Lega Pro:
«Le secondo squadre che i club di A decideranno di iscrivere giocheranno in Lega Pro e occuperanno i posti dei club che non si iscrivono. Quest’anno non ci saranno ripescaggi e i “buchi” saranno occupati dai club che aderiranno al bando. Le squadre B saranno composte di calciatori under 21, con la possibilità di introdurre due fuoriquota under 23. Dovranno esserci in rosa un numero minimo di giocatori convocabili per le Nazionali italiane che stiamo definendo. Le squadre parteciperanno al campionato regolarmente, potendo essere promosse o retrocedere. Con un’unica limitazione: non potranno mai giocare nel campionato della prima squadra».
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