Diversi sono gli interrogativi che la Samb si porta dietro dall’esordio di domenica scorsa, in casa, contro il Renate. Cos’è successo? Magi la vede così:
«Io mi sono giocato la prima di campionato sulle ali dell’entusiasmo schierando un attacco che è un lusso per questa categoria e altri giocatori che potevano garantire un certo livello. Abbiamo avuto un atteggiamento propositivo fino al gol, ma poi sono emersi i difetti. Purtroppo le strategie si studiano a tavolino, ma poi è difficile metterla in pratica. La gara di domani sicuramente passerà attraverso un carattere molto forte, perché non è detto che la partita possa andare bene per novanta minuti. Può succedere di andare in vantaggio o in svantaggio e in quel caso non è che si sia già vinto o già perso. In questa settimana, comunque, ho visto compattezza e impegno».
Ma la Samb che incontrerà il Teramo, quindi, sarà tatticamente la stessa vista al Riviera o, come sperimentato in settimana, si cambierà modulo?
«Il 4-3-3 visto domenica scorsa è mlto forte per la categoria, ma è mancato qualcosa. Noi vogliamo vedere se proseguire in una programmazione e si sa che quando partono i progetti non sempre riescono bene al primo colpo. Io devo capire più velocemente possibile qual è il bene della Samb, al di là delle mie idee. I giocatori hanno un’anima, emozioni e se noi gli togliamo questi mezzi li mettiamo in difficoltà. Io quest’anno sono stato chiamato e mi è stata proposta una programmazione. Io non voglio perdere di vista questo discorso per una partita storta. Devo rimanere sereno e lucido per portare avanti questa squadra. Abbiamo lavorato tantissimo per fare bene. Questa squadra è nata per giocare col 4-3-3 e non vedo perché dopo una sconfitta si debba rivoluzionare. Potrebbe anche essere un modulo futuribile in attesa dei giocatori che possano aumentarne il livello».