Ci rifacciamo al titolo di uno dei capolavori di un illustre riminese doc, Federico Fellini, per descrivere l’attuale “magic moment” rossoblù, nonostante la lunga lista di defezioni, a cui nella partita odierna si è aggiunto anche il poderoso Celjak. Contro un Rimini piuttosto guardingo (praticamente quello di Acori era un 4-1-4-1, in cui è da rimarcare la presenza di 6/11 “under21”) e reso inoffensivo dal prolungato anche se lento possesso palla dei padroni di casa, la Samb ha giocato con intelligenza oltre che con gambe e cuore. Come i romagnoli, che hanno confermato la loro idiosincrasia alle trasferte (solo 3 pareggi lontano dal fortino del Neri), avevano trovato le ultime due vittorie in zona Cesarini, così hanno fatto Rapisarda, reattivo nel conquistare il penalty vincente, e compagni, dopo aver atteso per tutto l’incontro l’occasione giusta. E allora scioriniamo un po’ di numeri per rimarcare questa rimonta in classifica, fino a poco tempo fa insperata e per giunta in condizioni di assoluta emergenza. Negli ultimi 10 match la Samb ha incamerato ben 19 punti, ovvero un ritmo-promozione di circa 2 punti a partita; la striscia positiva si è allungata a 6 turni, in cui solo 1 gol, peraltro ininfluente ai fini del risultato a Verona, è stato subito (4 gare in casa consecutive, di cui 3 vinte, con la porta inviolata). Il ruolino al Riviera in questo girone d’andata (per ora 4 successi, 4 pari e 1 sconfitta all’esordio col Renate) è superiore a quello dello scorso campionato, dove la Samb costruì le sue fortune in trasferta. La firma di questa trasformazione rispetto alla spaurita e scompaginata formazione di inizio stagione porta un nome e un cognome: Giorgio Roselli. Già lo apprezzavamo da calciatore, quando tante volte nel suo ruolo di centrocampista ha affrontato la Samb, ora da allenatore, già noto per aver fatto molto bene altrove, sta confermando e incrementando la nostra stima nei suoi confronti. Certo i suoi calciatori stanno davvero dando l’anima per raddrizzare una stagione iniziata male, ma la sua mano si vede eccome e quindi sottolineo ancora una volta che merita un mercato di rafforzamento alla sua altezza (anzi un under in una difesa, che sta perdendo tutti i pezzi, sarebbe da pescare immediatamente tra gli svincolati). Fedeli ha trovato un grande allenatore, ora deve mettergli a disposizione una grande squadra.
Redazione