Ci sarà da soffrire, domani, contro un avversario tosto e ben messo in campo, ma mister Ottavio non è certo uno che si lascia intimidire: «In questa categoria non ci sono squadre disorganizzate, lotteremo sempre»
La Samb si gioca la “prima” al Riviera contro il Mantova di Prini, tecnico esperto e gran conoscitore della categoria. L’avversario è tosto, ma i rossoblù sono pronti, nonostante qualche problema di formazione.
«Il Mantova è una squadra organizzata: dobbiamo restare sempre concentrati perché andiamo ad incontrare un avversario tosto, quadrato. Penso che a questo livello non ci siano squadre da buttar via quindi dovremo affrontare ogni gara con il coltello tra i denti. – Ottavio Palladini ha studiato gli ospiti nelle gare giocate contro Ancona e Venezia (affrontata in amichevole anche dalla Samb) – I tre attaccanti sono forti e la squadra gioca un calcio particolare schierata con un 3-4-3 molto ben interpretato: ci vorranno calma e pazienza».
L’intento è di partire col piede giusto, anche in casa:
«Vogliamo che sia una partita dove si intravedano ulteriori miglioramenti».
Diversi atleti sono arrivati negli ultimi periodi senza effettuare il ritiro con la squadra, alcuni (come Ferrario, Damonte e Tortolano) si sono allenati solo un paio di volte con i nuovi compagni, Palladini non ne fa un dramma e analizza ogni situazione particolare:
«Questa è una squadra allestita strada facendo e c’è qualche giocatore che deve migliorare la condizione. Ferrario sta abbastanza bene, ma parliamo di un giocatore che non gioca una gara da più di due mesi. C’è da fare un ragionamento sulla base del fatto che scenderemo in campo sia domani che martedì: va valutata la disponibilità dei giocatori. Di Massimo va lasciato tranquillo, sa benissimo quali sono i suoi limiti in questo momento. Quello che gli manca è una “scuola” dietro, a livello tattico deve migliorare tantissimo e caricarlo di tante responsabilità sarebbe sbagliato perché si tratta di un ragazzo classe ’96. In ogni caso può tornarci utile nei diversi frangenti della gara. Sono certo che l’esperienza alla Juve sia stata positiva, ma c’è un motivo se non è stato riconfermato e da lì deve ripartire: capire il perché e lavorare per migliorare perché ha grosse qualità. Tortolano lo considero recuperato e va valutato il suo impiego, è meglio che giochi all’inizio perché dovesse avere qualche problema potrebbe sempre essere sostituito ed è sempre meglio che rischiarlo a gara in corso. Mattia è da un po’ che lo stiamo provando da terzino, visto l’infortunio che terrà N’Tow lontano dai campi a lungo, lo ha già fatto in passato e si è messo a disposizione, questo è molto importante».
Chiude, sarebbe impossibile non parlarne, spiegando cosa vuol dire giocare a San Benedetto con il pubblico del Riviera:
«Scendere in campo con l’ansia da vittoria è un errore perché porta via energie importanti anche per il proseguo del campionato. Questo è un pubblico che sa trascinare la squadra, ti fa arrivare alle stelle, ma va sfruttato in maniera positiva».