Il 2-0 subito a Bassano ha messo Capuano sulla graticola? No. Ma il presidente pare non voler mettere becco sulla guida tecnica almeno fino al termine della stagione e dei relativi playoff. Difficilmente l’ex Modena sarà confermato salvo che un miracolo chiamato Serie B si abbatta sulla Samb. Il presidente prova a spiegare, intervenendo a VeraTv, i motivi dell’astio:
«Capuano non rispetta la società è abituato a fare tutto da solo. Poi se si vince, ha vinto lui; se si perde ha perso la squadra. Si loda e “si sbroda”… È il suo modo di fare che mi infastidisce, esagera nelle dichiarazioni, ingigantisce… “Non siamo il Barcellona”, scomodiamo paragoni eccessivi. Prima dice che non siamo una grande squadra, poi che siamo un grande gruppo. Il mister va per la sua strada e non ascolta mai nessuno, facendo tutto di testa sua, questo non aiuta. È lui il primo a non credere in grandi obiettivi – il presidente si è legato al dito quel “Se arriviamo al secondo posto vado a Loreto a piedi” – perché dovrebbero farlo i suoi giocatori? I tifosi si aspettano qualcosa in più giustamente e se avessimo vinto a Bassano saremmo andati più vicini al Padova che poi doveva incontrare la Reggiana… Potevano cambiare tante cose. Corre voce che possa mandarlo via in caso di sconfitta col Teramo? E speriamo che si fermi questa voce…».