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Fedeli, duro sfogo contro Roselli: «Ha paura, i suoi errori sono sotto gli occhi di tutti»


Stavolta non sono bastate le canoniche 24 ore per sbollire la rabbia. Il presidente rossoblù Fedeli, intervenuto ai microfoni di VeraTv all’indomani della sfida contro il Fano, ha distribuito stoccate a 360 gradi attaccando Roselli e la gestione della squadra nelle ultime uscite dove, a detta del numero uno di Viale dello Sport, è mancato coraggio, ma non solo…


«Ci sono errori dell’allenatore, errori dei giocatori… Siamo in confusione. Ci sono giocatori fuori ruolo. Il centrocampo ha funzionato poco e niente, Calderini ha fatto pochissimo, Stanco pure. Quel poco che abbiamo fatto è arrivato con le tre punte. L’allenatore ha paura, ma non so di cosa. Mi dispiace perché abbiamo perso dei punti in casa con certi pareggi: mi fanno ridere quelli che mi parlano della striscia positiva… Ma positiva per cosa? Sembriamo una squadra che deve salvarsi, facciamo un punto e diciamo “Menomale”. Se ci proponiamo come contro il Fano o come a Imola non andiamo da nessuna parte. Questo l’allenatore deve capirlo, la squadra è figlia dell’allenatore, è lui che deve vedere i giocatori, ma se li vede male è un problema. Una cosa che accomuna i tecnici è che non hanno rispetto per la proprietà, perché si sentono padroni, fanno come vogliono e decidono tutto loro. Io che sto a fare il pupazzo? Se uno non sa fare il proprio mestiere ci sarà qualcuno che dovrà dirgli dove ha sbagliato. Gli errori di Roselli sono sotto gli occhi di tutti e faccio l’esempio della partita col Ravenna: mi togli una punta per un centrocampista e la perdiamo, è un caso? A Monza è stato un episodio perché quello ha fatto un tiro da cinquanta metri. Anche lì, comunque, ci stavamo accontentando del pareggio e ci hanno punito. Avessimo continuato a giocare come sappiamo saremmo tornati a casa con una vittoria, invece no. Dovevamo proseguire la serie positiva con un punto, io dico negativa con un punto. Dico sempre quello che penso. Contro Fano, Imola e Ravenna la squadra non ha giocato nella maniera giusta. Ci vuole, da parte di tutti, il rispetto per la proprietà. Quando viene a mancare le cose non vanno bene».

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