Cornice di pubblico ricca sulle tribune e gara che già dalle prime battute promette spettacolo. La voglia di prevaricare l’avversario è chiara fin da subito con la Samb che nei primissimi minuti mette la testa nella metà campo fermana. La prima conclusione, arriva dai piedi di Rapisarda, ma il suo mancino, seppur dal limite dell’area, termina vicino alla bandiera. Insistono gli uomini di Montero e al capitano fa eco Angiulli che ci prova al volo poco dopo, la sfera sibila vicino al palo alla sinistra di Gemello. Ma scocca il 12’ quando i rossoblù riescono a capitalizzare al massimo la prima chiara occasione da gol. Sugli sviluppi di una ripartenza canarina Miceli sbroglia, la palla arriva sui piedi di Di Massimo la cui intuizione è buona e trova in profondità Cernigoi, bravo a lasciare sul posto il diretto marcatore per battere sul palo lungo l’estremo avversario. Vantaggio meritato con la Fermana ferma ad un paio di imbucate tutte originate da piazzati, uno dei punti evidenziati da Montero in conferenza stampa. Passata la metà della prima frazione gli ospiti provano a far valere una maggior semplicità nel palleggio: la sfera passa spesso tra i piedi di Angiulli su cui la marcatura a uomo è decisamente intensa. Al 23’ arriva però il pari canarino. Petrucci riceve al limite dell’area e prova la conclusione, la prima deviazione spedisce il pallone sui piedi di Liguori che inquadra la porta di Santurro. Davanti al portiere rossoblù c’è Carillo in un tentativo estremo di salvare lo specchio, ma per sua sfortuna devìa laddove l’estremo non può arrivare. In precedenza però grandi proteste per un fallo di mano di Scrosta, in area, non segnalato da Carella di Bari. Se ne va la prima frazione, combattutissima, con una Samb parsa più lucida e meno incline agli errori visti fino ad ora.