Dopo Gubbio l’ex Catania è quasi certo del posto anche contro il Fano. Sulle sparate del presidente: «E’ un sanguigno, dobbiamo cogliere l’aspetto positivo di ciò che dice»…
Prestazione che ha fatto ben sperare, quella in terra eugubina, dell’ex difensore del Catania. Parla proprio della sua esperienza al Massimino: «Ringrazio chi mi ha seguito negli ultimi periodi perché mi ha permesso di arrivare qui in buone condizioni fisiche». Adesso, infatti, ci vogliono minuti nelle gambe per permettere a Palladini di effettuare le migliori scelte nel reparto più delicato.
«Bisogna ancora migliorare in fase difensiva: più si gioca con continuità, insieme, e prima si riuscirà a far “quadrare” il cerchio. – all’alba della gara contro il Fano, Ferrario torna sull’ultimo mese in rossoblù – Non si scende in campo per pareggiare o perdere, sabato vogliamo vincere e ci proveremo in ogni modo. Mi manca il ritmo partita, ma se il mister mi da la possibilità di scendere in campo riuscirò a migliorare. Ci sono tanti giocatori che sono ancora in ritardo di condizione, ma una volta tornati tutti al top tutta la squadra ne gioverà. C’è da dare continuità ai risultati, soprattutto in casa, per i nostri tifosi e per il presidente. La continuità è la cosa migliore per trovare punti di riferimento e solidità che sono necessari per andare avanti ed affrontare il campionato in maniera dignitosa».
San Benedetto è una piazza calda e lo ha già dimostrato in occasione della gara casalinga contro il Mantova:
«Rispetto a Catania non noto grandi differenze nella tifoseria: nonostante sia geograficamente più a nord ha lo stesso tipo di clima e lo vive come una piazza del sud. Anzi, forse San Benedetto potrebbe avere una risonanza più forte per i giocatori perché è più piccola e meno dispersiva».
Ecco poi il rapporto dello spogliatoio col vulcanico “Pres”.
«Le sparate del presidente dobbiamo prenderle come stimolo: è un sanguigno, uno verace. Vuole il meglio e lo fa a fin di bene e noi dobbiamo trarre l’aspetto positivo di quello che ci dice».
Anche le grandi faticano…
«I risultati del Parma saltano subito all’occhio, è la squadra più blasonata e anche a livello di organico è ben dotata, doveva ammazzare il campionato da subito, ma non è così. Lì davanti ci sono Bassano e Pordenone che faranno un bel cammino, le ritroveremo in zona alta della classifica fino alla fine, perché no, anche insieme alla Reggiana. Le squadre più accreditate sono quelle più esposte perché tutti si aspettano la vittoria scontata poi, come ho vissuto sulla mia pelle, ti ritrovi a salvarti all’ultima giornata. – Con uno sguardo in casa Samb – Dobbiamo dare continuità ai nostri risultati. Fare un paragone tra le gare in trasferta e in casa non è facile ed è presto ora perché abbiamo giocato al Riviera una sola partita, potremo ridiscuterne tra cinque, sei giornate, dove comunque il trend sarà diverso»
Domenico Del Zompo