Facundo Palavezzati, 27enne centro argentino della Fi.Fa. Security Unione Samb Rugby è in Italia da novembre 2020. Nativo di Buenos Aires, è questa la prima stagione in cui veste la maglia rossoblù visto che quella precedente è stata fermata a causa del Covid.
«Dopo la partita con Gubbio – esordisce Paravezzati – siamo rimasti ugualmente in testa al campionato e questo ha reso meno amara la sconfitta quindi l’entusiasmo è rimasto e il sogno di poter vincere le ultime tre partite per arrivare alla finale. La partita con l’Ancona ci serve per fare un altro passo per avvicinarci a questo obiettivo».
A Gubbio cosa non è andato bene?
«Non è andato tanto bene il nostro adattamento alla situazione climatica che non era molto favorevole (pioggia e vento ndr) soprattutto abbiamo giocato troppo con le mani e dovevamo farlo più con i piedi. Ha influito anche il fatto di aver giocato per tanto tempo con 13 giocatori visti i due cartellini gialli rimediati. Abbiamo comunque dimostrato di avere personalità perché volevamo fortemente mettere a segno una meta che ci avrebbe permesso di mantenere il piccolo vantaggio in classifica».
Tu arrivi dall’Argentina, come è avvenuto il contatto con l’Unione Rugby?
«Un’ amicizia in comune con il presidente Edoardo Spinozzi ha fatto il mio nome e quest’ultimo ha organizzato tutto affinché io arrivassi in Italia e a San Benedetto. Devo dire di aver trovato una bella e tranquilla città e mi sono adattato facilmente perché la gente è molto simile a quella argentina anche se io arrivo da una grande città come Buenos Aires. Sin dal mio primo giorno qui i miei compagni e il presidente mi hanno fatto stare come a casa, mi chiamano sempre per stare insieme. Proprio loro mi hanno fatto conoscere la cultura italiana».
Paravezzati chiude l’intervista con un appello:
«Mi piacerebbe invitare tutta la gente di San Benedetto a venire per sostenere la squadra in questo fine settimana contro l’Ancona, anche perché l’ingresso è gratuito e il divertimento è assicurato!».