La Serie B per l’Unione Rugby San Benedetto è arrivata al termine di una splendida cavalcata con l’atto finale giocato al Mandela contro Olbia, battuta come all’andata. Coach Alessandro Laurenzi non può che essere soddisfatto: «E’ veramente una grande soddisfazione aver raggiunto la promozione ottenuta sul nostro campo Nelson Mandela. Una partita difficilissima contro una squadra di valore come Olbia che ci ha messo in difficoltà. Piano piano siamo riusciti a riprendere le redini del match e l’abbiamo portata a casa. Faccio i complimenti ai miei ragazzi che sono stati bravissimi a commettere meno falli soprattutto nel primo tempo. Nei momenti cruciali gli uomini chiave fanno la differenza. Voglio citarne uno Raman Paoloni di soli 19 anni e che ha dato un grande entusiasmo a tutta la squadra.».
Questo risultato è quello che magari sognava ad inizio stagione.
«Sì certo anche se tra il dire il fare c’è grossa strada. Con l’aiuto del nostro stupendo pubblico siamo riusciti a portare a casa questa piccola impresa che per noi e anche per l’intera città potrebbe essere un punto di partenza che non vive di rugby ma potrebbe iniziare a fare rugby».
Dal suo arrivo a San Benedetto cinque anni fa è cambiato molto
«Beh siamo passati da qualche allenamento a settimana a ben quattro, poi ora abbiamo anche un mental coach. Io sono convinto che i risultati si ottengono con il merito di una sola persona ma del gruppo e ringrazio moltissimo tutti i miei collaboratori che mi hanno supportato e sopportato durante tutta la stagione».
Ora vi attende la Serie B, quanto è diversa rispetto alla C?
«E’ molto diversa sia in termini di programmazione e di organico. Ci attrezzeremo quanto meglio possibile in estate per continuare a lavorare nella stessa maniera ossia con grande impegno tenendo conto del quotidiano e della preparazione atletica che è molto importante».