La Fi.Fa. Security Unione Rugby San Benedetto torna a giocare dopo una settimana di stop e lo fa in quel di Jesi dove affronterà la formazione locale, attualmente ultima in classifica, nel derby marchigiano di Serie B. I ragazzi di Lobrauco hanno fino ad ora vinto 12 sfide su 12 che sono valse la testa della classifica con cinque punti di vantaggio sull’Alto Lazio. Edoardo Scarpantonio ricopre il doppio ruolo di giocatore ma anche di preparatore atletico.
«Ogni domenica per noi è come se fosse una finale e neanche la guardiamo la classifica. – ammette – Giochiamo contro noi stessi cercando di superarci. Sappiamo che possiamo fare molto meglio; a mio parere siamo al 40-50% delle nostre possibilità in quanto se tutti i ragazzi avessero la possibilità di allenarsi ancor di più in palestra, aumenterebbero le qualità fisiche e allo stesso modo quelle del gioco. Purtroppo, però, quasi tutti lavorano e hanno poco tempo per curare questo aspetto».
Visto il tuo ruolo da preparatore, sei d’accordo che i successi di quest’anno partono da lontano?
«Durante l’estate dopo la vittoria del campionato di Serie C abbiamo festeggiato molto e ci siamo dedicati poco agli allenamenti prettamente atletici e lo abbiamo poi accusato. C’è una grossa differenza tra le due categorie perché la C è quasi amatoriale mentre chi gioca in B ambisce a salire in A e i metodi e le ore di allenamento sono molto diversi.
L’anno scorso, anche con l’avvento di Lobrauco, ci siamo detti che dovevamo tirar fuori tutte le nostre potenzialità e abbiamo deciso di continuare ad allenarci anche dopo il termine del campionato e posso dire che abbiamo fatto un bel lavoro e i frutti li stiamo vedendo ancora adesso».
Ti aspettavi queste dodici vittorie consecutive?
«Sono sincero, non me le aspettavo. E’ chiaro che magari si sogna di poter vincere sempre e lo si spera ma che poi potessimo fare questo no. Coach Lobrauco ci ha dato una impostazione mentale che ci fa pensare domenica per domenica e forse neanche ci rendiamo conto di quanto stiamo facendo».
Le frequenti pause di campionato possono far bene alla squadra?
«Io penso proprio di sì perché a volte è bene staccare la spina soprattutto per poi riprendere super concentrati come poi è accaduto all’inizio di questa settimana. La fatica mentale c’è ed è innegabile e alleggerire la mente non può che fare bene».
In vista di Jesi ci sono ancora infortunati?
«Abbiamo ancora un paio di ragazzi che non hanno recuperato appieno e preferiamo non rischiarli per poi riaverli al 100% dopo la prossima pausa»