Prima pausa di campionato per la Fi.Fa. Security Unione Rugby San Benedetto, che guarda tutti dall’alto con i suoi venti punti racimolati, frutto di un percorso netto di quattro vittorie su quattro e dove ha dimostrato di essere veramente in un ottimo stato di forma fisica ma anche mentale. La stessa società, capitanata dal presidente Edoardo Spinozzi, era fiduciosa che la stagione potesse partire in modo positivo. «Non ci aspettavamo un inizio così ma ce lo auguravamo. Abbiamo mantenuto la stessa squadra con l’aggiunta del solo Pelozzi. La mentalità della squadra è totalmente diversa e l’abbiamo avuta sin da luglio quando abbiamo iniziato la preseason e volevamo vivere un campionato da protagonisti e tutto questo si è manifestato in questo splendido inizio. Nei mesi in cui non si giocava ci siamo tenuti attivi e il gruppo è diventato molto unito creandosi una grande armonia e una voglia di lavorare senza precedenti. Stiamo bene sia atleticamente ma soprattutto mentalmente e sappiamo di potercela giocare con tutti».
L’obiettivo Serie A può essere reale?
«Non è un obiettivo messo in preventivo ma visto che lo scorso anno siamo arrivati sesti; il nostro grande obiettivo stagionale è quello di arrivare tra le prime tre. Quello che è certo è che ci fa piacere essere davanti e lotteremo con tutte le forze per difendere il primo posto. Godiamoci questo momento perché è la prima volta che un club rugbistico di San Benedetto, alla quarta giornata, si trova in testa alla classifica ed è l’unica squadra di tutti i cinque gironi di Serie B che è a punteggio pieno».
Quest’anno la Samb gioca in un girone diverso rispetto a quelli degli anni passati.
«Ci sono squadre che non abbiamo mai incontrato come Perugia e Prato e altre che noi non conosciamo minimamente. Quello che è certo è che squadroni come Romagna non ci sono più e noi vogliamo fare la voce grossa».
A margine del campo continua il vostro impegno a livello sociale.
«Nell’ultima partita contro Jesi c’è stata anche una giornata legata al sociale con tanti ragazzi speciali che hanno prima fatto attività di pet therapy poi hanno giocato a rugby, hanno tifato e venduto anche i loro prodotti. L’attività sportiva e quella sociale della Samb Rugby continua a viaggiare in parallelo».
Fonte foto: Unione Rugby San Benedetto