Si è concluso con successo il primo Camposcuola SIPEM (Società Italiana Psicologia dell’Emergenza), svoltosi a Cupramarittima nel fine settimana pensato per discutere e mettere in condivisione esperienze e modalità operative, protocolli di intervento finalizzati al miglioramento delle attività in favore di comunità traumatizzate e che ha visto la collaborazione tra le due realtà guidate rispettivamente da Raffaele Perrotta e Roberto Ferri.
Tre giornate intense che hanno visto la partecipazione di molte realtà associative della Provincia, oltre a professionisti psicologi, medici, ed autorità tra cui il vice prefetto Aurora Monaldi ed hanno spaziato da laboratori tematici ad attività sul campo, dove la FISA ha avuto un ruolo importante.
È stata simulata una ricerca notturna e soccorso di dispersi in mare mosso che ha coinvolto la Capitaneria di Porto di San Benedetto del Tronto, il 1 nucleo operativo sommozzatori della Guardia Costiera Danilo Del Carro e Cataldo Carrieri e gli operatori FISA (Federazione Italiana Salvamento Acquatico) col ruolo di pericolanti, coordinati da Giorgio Giudice, con quelli della SIPEM che contemporaneamente fornivano assistenza ai familiari in ansia.
È stata poi la volta di uno scenario con ricerca e soccorso lungo le spiagge, che ha visto il coinvolgimento del gruppo dei cinofili della FISA con Sara Pasqualini e il suo fedele cane, supportata dal giovane Nicholas Perrotta e Nicola Lagattolla.
Il Docente Nazionale Unità Cinofili FISA Rucci Armando, ha infine simulato ricerche in squadra in diverse situazioni, dimostrando come una sinergia efficace tra il conducente ed il proprio cane possa garantire successo nella ricerca di dispersi su ogni terreno. Anche in questo caso gli psicologi della SIPEM, hanno affiancato le attività di emergenza fornendo l’assistenza alle persone coinvolte nell’incidente.
“ Il protocollo tra la FISA e la SIPEM stipulato diversi anni fa- afferma il presidente FISA Raffaele Perrotta- ha dato i suoi risultati in questo camposcuola, mettendo in pratica studi, collaborazioni e sperimentazioni. Un bilancio più che positivo che apre a progetti innovativi in un’ottica di crescita per tutti i volontari”.