Fuori dal «Mancini», dopo la gara vinta dalla Samb, alcuni elementi delle due tifoserie si sarebbero incrociati. In molti, però, lamentano una scarsa organizzazione…
“Fuori dal Mancini il contatto era inevitabile, sicurezza inefficente” questo il coro dei supporters della Samb dopo i fatti di Fano. "C'è chi parla di duecento tifosi venuti da San Benedetto senza biglietto, ma non è vero. Alcuni di loro (i tifosi del Fano) avevano le spranghe".
Il breve racconto di un tifoso rossoblù testimone dei fatti: “Siamo arrivati a Fano ed abbiamo parcheggiato, nessuno ci ha impedito di farlo e non sapevamo che quella fosse una zona dove avremmo potuto incrociare i fanesi. Non c'erano persone in divisa o addetti, nessuno. Dopo la gara alcuni di noi si sono diretti verso le auto – nel frattempo il pubblico di casa stava lasciando la struttura –. I fanesi hanno visto una sciarpa della Samb e hanno iniziato ad insultare”. A quel punto, questa la ricostruzione dei fatti, alcuni agenti si sarebbero diretti verso l'area ed i tifosi di entrambe la squadre sono venuti a contatto. Nella rissa sarebbero intervenuti dei poliziotti, tra cui il Commissario di Fano, per allontanare i tifosi. Lo stesso commissario sarebbe stato colpito dovendo poi ricorrere, insieme ad un paio di tifosi, alle cure mediche. I tifosi fanesi, invece, si sarebbero lamentati sia di dover essere costretti ad attendere il deflusso dei tifosi ospiti prima di lasciare lo stadio, sia alcuni supporter rossoblù che avrebbero cercato il confronto in altre zone della città. Fornire una ricostruzione più dettagliata dei fatti sembra quasi impossibile, viste le troppe testimonianze discordanti, che però collimerebbero in una cosa: al "Mancini" l'organizzazione del servizio d'ordine ha lasciato a desiderare.
Redazione