Fusco e i dubbi sul protocollo sanitario: «In Serie C non ci sono strutture»


Il calcio italiano si interroga sulla possibilità di portare a termina la stagione 2019/20. Un problema che rischia di essere ancora più complicato per le 60 società di Lega Pro che, non avendo un gettito paragonabile alle 40 “sorelle maggiori” di Serie A e Serie B, potrebbero non riuscire a rispettare il protocollo sanitario per giocatori e staff. «In serie C quasi tutte le società non hanno strutture, come in serie A, dove possono essere ospitate, per due mesi, una quarantina di persone, oltre ai costi elevati che comporterebbe il protocollo – ha detto al riguardo nei giorni scorsi il direttore sportivo della Samb Pietro Fusco al Corriere Adriatico -. Altra cosa importante: spero che dal Governo possano arrivare delle misure per alleviare le aziende dei presidenti di calcio di Serie C, perché ci sono tante famiglie in difficoltà, così come quelle dei dipendenti e degli operai».


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