Il calciomercato della Samb, dove gli ingressi sono stati 4 (Celjak, Caccetta, Fissore e D’Ignazio), ha dato adito a molte critiche alle quali il DS Pietro Fusco, in missione all’Hotel Leonardo da Vinci di Milano, risponde:
«Questa rosa, con tutti gli effettivi, è competitiva e il mercato di gennaio è stato fatto in virtù di questo. Non è che non ci fosse l’attaccante da prendere o meno: davanti abbiamo quattro ragazzi che hanno fatto bene e sta crescendo De Paoli che ha fatto gol a Renate. Saremmo andati a toccare degli equilibri mentre questi ragazzi si erano meritati una sorta di “riconferma” per quanto di buono fatto. Spesso si omette che siamo intervenuti prima delle altre società prendendo Celjak e Caccetta. Abbiamo dieci giocatori in scadenza e portare un ulteriore calciatore, magari di un profilo alto, fermo restando che i nostri 14 over non li avremmo toccati, avrebbe generato un’alchimia diversa che non potevamo toccare. Scalera? L’avevo preso perché mi piacevano le sue caratteristiche ed era funzionale. Preferisco far allenare un ragazzo del settore giovanile invece che comprare qualcuno tanto per comprare…».