A mettere la parola fine sulle critiche feroci al minuto, minuto e mezzo, al gol oltre il tempo regolamentare, insomma, alla sconfitta di Monza, prova il direttore sportivo rossoblù Pietro Fusco. A lui l’analisi del momento della squadra che – spiega – non sembra aver accusato il colpo a livello psicologico perchè comunque conscia della propria forza e delle proprie capacità. Non può essere un caso, quindi, la lunga striscia positiva con la quale la Samb si è presentata al Brianteo dove, malgrado una buona gara, si è interrotta.
«Dodici partite senza perdere vuol dire che la strada intrapresa è quella giusta. La partita di Monza è una gara a se, che si può vincere o perdere. La squadra ha avuto un atteggiamento serio fino alla fine e porto l’esempio del Teramo, contro il quale abbiamo vinto al 94’. I dati oggettivi di queste ultime gare parlano di un gol dubbio concesso contro la Giana Erminio e di una rete oltre il tempo regolamentare contro il Monza; sono valutazioni che certamente non ci hanno portato vantaggi. L’arbitro ha indicato l’orologio e credo, in mancanza di comunicazione ufficiale, l’abbia detto ai capitani. Ora con Stanco non ho ancora avuto modo di parlarne, ma lo sentirò. L’importante è che passi questo messaggio: il Monza ha vinto non certamente in virtù del minuto in più, ma come Miceli con il Teramo con una grande giocata del loro terzino. Va riconosciuta la bravura degli avversari. La squadra è comunque consapevole di aver fatto una buona partita, i ragazzi sono bravi e sono svegli e sanno che il calcio è fatto anche di questi episodi».