Franco Fedeli, si sa, non ha una personalità piatta. Anzi, le tre dimensioni le supera abbondantemente. Una descrizione del numero uno di Viale dello Sport prova a farla chi lo conosce molto bene e lavora con lui da tanti anni, l’avvocato Andrea Gianni:
«Il presidente è sempre sul pezzo: ci chiede di essere concentrati e noi dobbiamo rispondere sempre presente. È lui che ci da la forza quotidianamente, non solo quando entra negli spogliatoi durante la pausa. Il primo ad essere tifoso e il primo a sentire la partita è sempre lui. Io, ad esempio, sento la partita nel giusto modo. Qualche volta capita che abbia punti di vista differenti con i direttori di gara, ma spesso è impossibile parlare, trovare una mediazione, anche quando c’è la massima educazione. Il presidente vive di emozioni. Ha ragione suo figlio quando dice che è un ultras perché parliamo di una persona che da Ortisei è partita da sola, di mattina, per venire a Santarcangelo a vedere la partita. Qui si lavora per il bene della Samb e tutti lo facciamo senza concentrarci su altro. Il presidente lo fa avendo una programmazione lungimirante».
Gli screzi tra innamorati esistono da sempre. Tra Fedeli e la Samb, si intende… Ma anche tra il “Pres” e il suo tecnico, Ezio Capuano:
«Non ci sono mai state crisi. Il nostro presidente non si esime nel parlare e nel rispondere. Probabilmente qualche domanda o qualche provocazione lo indispettiscono. Ma è innamorato della Samb. Spetta a lui e suo figlio decidere al termine della stagione, ma credo che non ci siano problemi».