Il tempo scorre, ad oggi pare più lentamente di quanto succeda in campionato. Le ore di frenetica attesa lasciano spazio a lunghi momenti di riflessione: il Riviera tace, Fedeli pensa.
Restano vive due piste per il futuro della Samb, ma attenzione, sopravvive sempre l’alternativa con l’imprenditore pronto a restare in sella per il quinto anno. Paris vuole il 25%, Felleca, uscito fuori nelle ultime ore dopo qualche contatto mantenuto “segreto”, la maggioranza.
Al di là di quelle che possono essere le impressioni generali del presidente, che ad ogni contatto telefonico ripropone l’antico adagio “Cacciare moneta vedere cammello”, che in un certo senso potrebbe anche essere un atteggiamento rassicurante, quello che preoccupa maggiormente è l’ambizione. Logico pensare che con un socio, di minoranza o di maggioranza, queste aumentino per la prossima stagione. Vero è, anche, che è necessaria una rivoluzione, più che nell’assemblamento della rosa (per quello che sarebbe il 5′ anno di fila), nella progettualità. La Samb, negli ultimi anni, pare aver perso le radici che la collegano capillarmente al territorio. La diretta conseguenza è che va rimodulato il modo di intrecciarsi col tessuto circostante composto da attività e società sportive. Chiaro che una progettualità simile non si appronta in due giorni, ma si costruisce con tempo e fatica. E il tempo, a San Benedetto, è sempre poco e relativo.
