Il campionato è terminato, alcuni verdetti restano ancora in stand-by, altri sono già stati emessi. Il Fano, nel girone B, ha salutato il professionismo dopo una stagione vissuta, per lo più, tra le zone basse della classifica.
Una squadra, grazie ai tanti prestiti, dall’età media estremamente bassa (24,4) anni che forse, nel lungo termine, ha peccato di esperienza. Ma la squadra di Epifani prima e Brini nel finale, nel suo piccolo, ci ha provato. E quasi poteva farcela. Un punto nettamente a favore dei granata è la solidità difensiva, merce rara in questa strana stagione. Il Fano ha perso 16 gare pareggiandone 14. Ma le 32 reti incassate dimostrano quanto di buono si è costruito in stagione. Quella del Fano, alla fine, risulta la secona miglior difesa del girone con 32 gol incassati. Peccato l’assenza offensiva, con le sole 18 marcature.
Il Corriere Adriatico riporta lo sfogo del difensore Antonio Magli, classe ’91, prima del rompete le righe: «È stato un campionato anomalo, non ricordo di squadre retrocesse direttamente con un bottino di punti come il nostro e ne sarebbe bastato uno in più per salvarci senza fare i playout. Faccio parecchia fatica a smaltire rabbia delusione per questa retrocessione, anche se in cuor mio so di aver dato tutto. Si può sempre fare di meglio e di errori in campo ne ho commessi pure io, ma quel che è certo è che mi sono dedicato anima e corpo all’Alma. Questa è una piazza che merita la C, per cui spero possa essere riammessa».