I biancorossi sono reduci da due pareggi tutt’altro che scontati sulla carta. Prina, sulla panca dei virgiliani, predilige il 3-4-3 ma non si possono escludere sorprese…
L’obiettivo è la salvezza, ma se il trend si conferma quello delle prime due gare in campionato a Mantova è anche lecito alzare l’asticella. I tifosi mantovani hanno trascorso una estate particolarmente turbolenta iniziata con la salvezza conquistata ai playout contro il Cuneo. Artefice del risultato è mister Luca Prina, riconfermatissimo dalla “nuova” società, quella del presidente Musso e dei nuovi soci subentrati, però, solo nel mese di agosto. Tempistica che, di conseguenza, ha influito non poco sulla costruzione dell’organico messo a disposizione del tecnico. La rosa, nelle prime uscite, è sembrata competitiva sistemata nel 3-4-3 tanto caro all’allenatore ex Entella, modulo che può rivelarsi fatale se non interpretato alla perfezione. Perfezione quasi raggiunta nella difficile sfida contro il Venezia della scorsa settimana quando i lombardi hanno ingabbiato i leoni di Inzaghi, andando pure vicini al colpaccio, ma riportando in Lombardia un punto, comunque molto pesante. La squadra è un sapiente mix di esperienza, con elementi confermati dopo la scorsa stagione, e giovane spensieratezza grazie agli innesti di diversi "ragazzini" arrivati in prestito. Il punto di forza è certamente la difesa, fino a questo momento, con un precampionato dedicato a studiare la perfetta messa in pratica del modulo di Prina. Lacune importanti sono quelle che emergono nel reparto offensivo dove gli atleti di spicco sono Pietro Tripoli (ex Samb e Ascoli) e Gaetano Caridi.
Domenico Del Zompo