Corsi e ricorsi storici alla Giambattista Vico perché un anno fa la Samb dopo la vittoria casalinga sul Padova (anche allora in gol andò Di Massimo) svettava solitaria nel girone B, oggi rieccola in testa dopo un altro successo al Riviera anche se in coabitazione col Pordenone e con una gara in più rispetto ad alcune inseguitrici per quell'aberrante turno di riposo istituito da una Lega di serie C in stato confusionale. Ma tant'è al termine di una delle settimane più strepitose della storia rossoblu con tre successi in rapida successione, di cui due esterni, la Samb è lì, dove tutti, patron Fedeli in primis, sognavamo di vederla e sembrava impossibile quando appena due settimane fa si smoccolava per l'immeritato scivolone interno col Padova, che comunque resta la più seria candidata alla cadetteria. A differenza dei due raid esterni stavolta la vittoria è maturata nella ripresa, quando per l'ennesima volta i ricambi rossoblu si sono dimostrati all'altezza se non superiori dei titolari. E spicca in questa giornata il numero di gare risolte in zona Cesarini, ben quattro sulle sei disputate, compresa ovviamente quella del Riviera. Sarà questa una costante di una stagione che con la regola delle cinque sostituzioni permette di immettere a iosa nuova linfa, che soprattutto nei finali può risultare decisiva. Sta venendo fuori la forza e l’intercambiabilità di questo gruppo, che oggi ha sconfitto una formazione tradizionalmente ostica ai nostri colori, che con molti giovani interessanti (addirittura tre ‘98 e due ‘97 nell’undici titolare) e un signor attaccante come Piccioni sicuramente risalirà la china. Altri aspetti incoraggianti del successo coi romagnoli è che si sia sbloccato in fase realizzativa il “golden boy” Vallocchia e che i gol arrivino anche da centrocampisti e difensori (prima rete della retroguardia dopo che Tomi ci era andato ripetutamente vicino). Un plauso infine va senz’altro alla meravigliosa curva rossoblu, che, continuando imperterrita ad incitare subito dopo il momentaneo pari ospite, sta impartendo vere e proprie lezioni di tifo. E speriamo che la squadra la segua, prolungando la scia positiva nell’impegnativa trasferta di Renate contro la squadra rivelazione del torneo.
Alessio Perotti