di Gian Marco Calvaresi
Alla fine si è conclusa con un quinto posto nei 400 metri ostacoli l’avventura olimpica di Emma Silvestri, con qualche rimpianto per l’andamento della gara ma con l’emozione di chi ha rappresentato la propria nazione in un evento come le Olimpiadi Giovanili svoltesi a Buenos Aires.
Come ci si sente ad essere stata atleta olimpica?
«È stata un’emozione grandissima per me, avevo già partecipato a gare internazionali, come gli Europei di Gyor dove ho conquistato l’argento, ma le Olimpiadi sono un’altra cosa. Ovunque mi giravo vedevo atleti di tutto il mondo, e sentivo la pressione di rappresentare l’Italia in un evento così importante».
Sulla gara, il quinto posto è un buon risultato, ma hai qualche rammarico per come è arrivato?
«Diciamo di sì. Al blocco di partenza avevo un po’ d’ansia, poi la gara si stava svolgendo bene, e la caduta dell’atleta nella corsia accanto alla mia mi ha costretto ad allargarmi un po’ facendomi perdere tempo. Forse sarei riuscita ad arrivare sul podio, per questo c’è qualche rammarico, ma per me è stata un’esperienza incredibile e purtroppo anche l’ultima Olimpiade giovanile, perché il prossimo anno passerò alla categoria Juniores».