Otto presenze, una rete con la maglia della Samb in uno degli inizi di campionato più difficili negli ultimi anni. Carlo Ilari si è preso il suo posto nello scacchiere tattico rossoblù, ma un infortunio lo ha tenuto fuori nell’arco delle ultime uscite. Rientrato a Vicenza è tornato a dare il suo apporto in termini di muscoli e fiato.
Ma la squadra paga ancora il pessimo avvio di campionato:
«Siamo stati un po’ incostanti e all’inizio non siamo andati benissimo, ma ora stiamo trovando la nostra identità e le nostre certezze. Dobbiamo andare avanti per tramutarle in prestazioni e punti che ora servono come il pane. A parte il primo tempo di Vicenza, dove forse siamo stati un po’ rinunciatari, abbiamo fatto due belle gare (contro Pordenone e, appunto Vicenza, ndr). Più che di modulo è una questione di identità di squadra e man mano riusciamo a dare prestazioni migliori. Dovremo essere bravi con le migliori del girone per portare a casa il maggior numero di punti possibili. Perchè questa differenza di gioco nell’arco di una settimana? Mah, ogni partita ha una storia a se e non c’è mai uno stesso risultato in campo, c’è pure l’avversario in campo o momenti di stanchezza. Loro hanno giocato più palla e ci hanno saputo mettere in difficoltà mentre noi siamo usciti nel secondo tempo. Ci sono tante varianti, ma questa squadra ha delle qualità: bisogna avere un pensiero unico e la mentalità giusta, poi possiamo giocarcela con tutti, anzi, abbiamo dimostrato che possiamo giocarcela con tutti. Io guardo alla classifica il meno possibile preferisco concentrarmi sulla positività e sull’entusiasmo. Ci sono tanti fattori che intervengono ma ci dobbiamo solo pensare al nostro lavoro e al campo».