MONTERO: «TURNOVER? NON C’ERA BISOGNO»
di Alessio Perotti
Per la terza stagione consecutiva si conclude in parità la trasferta di Imola (anche se stavolta era al Gavagnin-Nocini di Verona per l’indisponibilità del Galli) e come lo scorso anno la Samb deve accontentarsi di un 1-1 dopo essere passata in vantaggio. Mentre nel passato campionato l’inzuccata di Rapisarda era stata impattata nel corso del recupero dal colpo di testa di Vuthaj, stavolta si è risolto tutto nel giro di una manciata di minuti con ancora una giocata aerea, di un signor attaccante come Polidori (ottima coppia d’attacco con l’ex Stanco), a riacciuffare il penalty di Maxi Lopez. Hanno dimostrato di essere due formazioni in salute le due compagini rossoblù, entrambe reduci da una doppia vittoria consecutiva, che si sono affrontate a viso aperto cercando sino al triplice fischio finale di prevalere l’una sull’altra. E giustamente si sono neutralizzate, proseguendo così la loro corsa nel terzetto (con loro c’è il Padova autore di una perentoria cinquina ai danni del derelitto Arezzo) situato al terzo gradino della classifica alle spalle di Alto Adige (3-0 rifilato al Carpi) e Triestina (corsara a Pesaro con l’ennesima perla di Litteri). Contro il solido 3-5-2 di Cevoli, tre anni fa alla guida del sorprendente Renate, Montero ha prima riproposto lo stesso 4-3-1-2 di tre giorni fa, poi nella ripresa con gli innesti di Bacio Terracino e Malotti è passato al 4-2-3-1, affidando il ruolo di boa avanzata a Maxi Lopez e nei minuti conclusivi a Lescano. Manca ancora velocità nelle trame rossoblù e così ci si è affidati più a giocate individuali che corali per scovare pertugi nello scacchiere emiliano, senza però trovare il guizzo vincente nonostante un maggior possesso palla nella ripresa. Non è comunque da buttare questo punticino che allunga la serie positiva a 5 turni e che è stato raccolto contro un avversario, che è anche andato a vincere a Padova, e che ha messo in luce un trio difensivo granitico e un ottimo prospetto come il play-maker Torrasi di scuola milanista. È stata oggi la giornata delle grandi, che hanno tutte vinto, compreso quel Perugia che dopo la debacle di Mantova ha infilato due successi di fila e a proposito di Mantova fa sensazione la seconda cinquina consecutiva casalinga, con cui stavolta ha surclassato la rivelazione Matelica (dopo essere andato in bianco proprio al Riviera). Ed ora arriviamo al dunque con tre big-match uno dietro l’altro (Modena e Perugia al Riviera intervallati dalla trasferta di Bolzano nella tana dell’attuale capolista), che ci potranno dire molto di più sulle reali ambizioni della formazione di Montero.