SAMB PIACENZA
MARCATORI: 5’st e 44’st Miracoli (rig.), 16’st Rapisarda, 46’st Franchi.
di Domenico Del Zompo
SAMB (4-2-3-1): Perina; Conson, Miceli, Patti (26’st Di Pasquale); Marchi (39’st Tomi), Gelonese; Bellomo (39’st Candellori), Bove (29’st Di Massimo), Valente; Miracoli. A disp. Raccichini, Ceka, Mattia, Stanco, Demofonti, Filoia, Tomi, Aridità. All. Moriero.
PIACENZA (3-5-2): Fumagalli; Bini (17’st Di Molfetta), Silva, Pergreffi; Castellana, Segre, Taugourdeau (31’st Franchi), Della Latta, Di Cecco (20’pt Masciangelo); Pesenti, Romero (17’st Corazza). A disp. Basile, Lanzano, Mora, Masullo, Zecca, Franchi. All. Franzini.
ARBITRO: Maggioni di Lecco (Mokhtar-Lombardo; Zufferi).
ESPULSI:
AMMONITI:24’st Perina, 28’st Patti, 28’st Pesenti
ANGOLI: 5-3.
RECUPERI: 1’-5’.
NOTE: Cielo nuvoloso, temperatura di 20 gradi circa. Terreno di gioco in discrete condizioni. Samb in completo rossoblù, Piacenza in maglia bianca e inserti rossi.
Se impresa doveva essere, impresa è stata. La cornice era la migliore pronosticabile con oltre 6mila anime assiepate sugli spalti del Riviera a spingere Conson e compagni verso il passaggio del turno. E il 3-1 finale è il giusto premio per tutto quanto visto nei 90 minuti. È una carica che mette i brividi e le ali agli scarpini dei rossoblù: una città, una entità unica, 6mila cuori che battono all’unisono. Inizia così Samb-Piacenza: i padroni di casa volano sostenuti da un tifo incandescente e già nei primi cinque minuti fanno valere la propria supremazia. Il Piace fa esattamente ciò che deve piazzando un catenaccio da far invidia al Sistema di Chapman. Il primo brivido arriva subito dopo 12 minuti e lo porta Rapisarda che sulla fascia imbarazza un paio di avversari poi trova con un preciso cross Miracoli. Il gigante prova l’incornata. Urlo strozzato in gola: pallone e sogni del Riviera si infrangono sulla traversa. Di Cecco batte un colpo e sull’out offensivo scappa a Gelonese prima e Conson poi. La palla messa dentro rasoterra viene colpita da Pesenti che, a pochi centimetri, non trova lo specchio. I rossoblù allora lanciano il contropiede col solito Rapisarda che serve Miracoli. Stavolta Di Cecco pare tirar giù l’attaccante ligure (restando pure contuso nello scontro). La sfera sfila sul palo lungo dove Marchi manca l’appuntamento col gol da posizione comoda. La frenesia rossoblù porta spesso all’errore in fase d’impostazione. Poco prima della mezz’ora Bellomo si ricava uno spazio in palcoscenico chiudendo uno scambio con Miracoli sulla trequarti. Il fantasista barese prova mancino e la sfera va a fare la barba al palo alla destra di Fumagalli. Al 35’ caso di studio da gol-line technology. Bellomo, dalla mancina, taglia in area un buon traversone direttamente da calcio di punizione. Nessuno tocca, in tanti ci arrivano vicino e la risposta di Fumagalli, a giudicare dalle proteste dei rossoblù nei pressi, pare sulla linea se non dentro. Al 43’ Bellomo beneficia di un calcio di punizione poco fuori dall’area. Silenzio tombale al Riviera dove echeggia la seconda traversa colpita dalla Samb. Scorrono via, i primi 45, come se fosse passato un solo minuto: un giostra di incredibili emozioni.
Niente. La fortuna, di sorridere alla Samb, proprio non vuole saperne. Azione rossoblù che la difesa ospite chiude con un lancio. Appostato sulla trequarti c’è Patti che prova la conclusione al volo. Traversa numero tre, incredibile. Al 4’, però, Gelonese se ne va tra due avversari in dribbling e viene steso, sul lato corto dell’area di rigore. Maggioni non ha dubbi: rigore. Miracoli dal dischetto va col mancino e fa esplodere il Riviera: 1-0 sofferto e meritatissimo. Maggioni, poi, è molto magnanimo (per usare un eufemismo) quando Silva rifila una plateale manata in faccia a Gelonese. Nessuno vede niente, neanche il quarto uomo, lì a due passi. Adesso non perdono tanto tempo i biancorossi, impegnati a ricercare la miglior sceneggiatura all’Oscar. Premio che, invece, va a prendersi con pieno diritto Ciccio Rapisarda. Al 16’ Valente lascia partire un traversone dopo una triangolazione con Bellomo. Silva allunga la traiettoria della sfera che arriva dalle parti del Trenino rossoblù che si coordina alla meglio e trafigge Fumagalli. Si gioca sulle ali dell’entusiasmo, i rossoblù passeggiano a qualche metro dalla testa degli avversari, ora confusi e frastornati. Franzini rivoluziona tutto con una manciata di cambi: Piacenza a trazione anteriore. Nulla da fare per i biancorossi. Di Massimo se ne va in solitaria scatenato dal contropiede di Tomi. Fumagalli lo stende in area: rigore (numero 2). Ancora Miracoli, ancora Riviera che si incendia. 3-0. Il Piace beneficia di un generoso calcio di punizione dal limite. Va Franchi che rende la pillola meno amara segnando il gol della bandiera.