L’annus horribilis dell’Ancona non vede la fine: sparite nella notte le divise da gioco

Domenica i dorici metteranno il definitivo sigillo, contro il Forlì, su questa stagione da incubo. Gli uomini di Gadda sperano ancora nella salvezza diretta mentre i biancorossi saranno “nudi” e senza De Patre e Del Sante squalificati…

Ci sono annate no e questa, per l’Ancona, è proprio una di quelle. Dopo la condanna alla Serie D, col boia vestito del rossoblù sambenedettese, i problemi societari e la contestazione della tifoseria con annesso striscione, falò e lancio di seggiolini, non c’è pace neanche nell’ultima gara, quella del definitivo congedo dalla Lega Pro, in trasferta a Forlì.
IERI NOTTE – Alcuni individui si sarebbero introdotti all’interno del Del Conero facendo razzia delle divise da gioco. Ennesimo colpo al morale, già distrutto, dei calciatori che non volevano fare altro che scendere in campo per gli ultimi novanta minuti e mettere finalmente la parola fine ad un vero e proprio incubo. Si dovrà optare per una soluzione alternativa cercando di reperire almeno un completo per permettere a Paolucci e compagni di giocare contro la squadra di Gadda che non ha ancora abbandonato le speranze di raggiungere la salvezza diretta. Il Forlì sarebbe difatti costretto a vincere contro l'Ancona sperando nella non vittoria di Teramo e Mantova, rispettivamente a 37 e 38 punti.
ANCHE – Il giudice sportivo ha infierito sul club dorico: dopo la sfida con la Samb mister De Patre si è visto inflitti tre turni di squalifica e Del Sante uno per il rosso diretto rimediato verso la fine per l'entrataccia su Vallocchia. Inoltre la società ha ricevuto una ammenda di 2500 euro “perché propri sostenitori durante la gara lanciavano nel recinto di gioco alcune bottigliette d'acqua nonché numerosi fumogeni (indebitamente introdotti ed accesi) e seggiolini in plastica; tale comportamento costringeva l'arbitro a sospendere la gara per circa tre minuti”.

Redazione

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